Pizzo di Scotes - Cresta Sud/Est (integrale)

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Incipit, sarò sincero.

Quando alle 12:00 abbiamo aperto la porta del Bivacco Corti un po' mi sono emozionato.

Mai e poi mai avrei pensato che la stagione 2017 potesse riservarmi così tante sorprese e, senza troppo esagerare, così tanti sogni realizzati.

Ne sono quasi certo ma quel primo novembre del 2017 il Pizzo di Scotes, silenzioso e superbo, sembrava aspettare soltanto noi prima di vestirsi con l’elegante mantello dell’inverno.

Insomma, nell’istante in cui abbiamo aperto la porta del Bivacco Corti ho provato la stessa sensazione di un bambino alla vista dell’ambito regalo la mattina del giorno di Natale emozionandomi e librando una lacrima che, silenziosamente, s’è fatta strada sullo stanco e freddo viso.

L’ultimo desiderio lungamente rincorso era divenuto realtà!

Uno degli itinerari più interessanti e meno conosciuti delle Alpi Orobie è sicuramente la Cresta Sud-Est del Pizzo di Scotes: “è la più bella via del Pizzo di Scotes; interessante, con qualche passaggio non facile, necessita sempre di cura e attenzione” … scrissero i fratelli A. e P. Corti nell’ormai lontano 26 settembre 1916.

Da parte mia quel crinale rappresentava una piccola ambizione in quanto avevo già asceso lo Scotes da un po’ tutti i versanti: da un canalino posto ad Est, dalla Faccia Sud (la Via Bonomi-Trivella) e dalla Pala Nord.

Però la Cresta Sud-Est mi mancava e quella storica relazione proprio non riuscivo a togliermela dalla testa.

“Dalla Bocchetta di Caronno*, la strettissima e maggior depressione fra la Cima di Caronno e il Pizzo di Scotes, si traversano i primi tre modesti denti della cresta, affilati e di roccia fogliacea, e si arriva così alla sommità della prima grande torre, che domina il Passaggio di Caronno, e che facile nella sua parte più alta è di placche favorevolmente imbricate verso la base: si scende con cura nella breccia, quindi si rimonta su buone placche la parte inferiore della seconda e maggiore torre, per arrivare a un muro di roccia, quasi verticale, limitato sulla sua sinistra (Est) da una spaccatura che si prolunga in basso sul versante di Arigna e s’inizia in alto con una specie di imbuto colmo di detriti.

Su brevi appigli si vince il muro di roccia, salendo da sinistra a destra in modo da entrare nell’imbuto, badando ai frantumi instabili che ne occupano il fondo, quindi di sale direttamente alla sommità della torre (Torre di Scotes, nda).

Omissis…

Il resto della descrizione e degli scatti, se volete, sul mio blog.

http://maurizioagazzi.blogspot.it/2017/11/pizzo-di-scotes-cresta-sud-est-integrale.html



Commenti

Emanuele Musitelli 6 anni, 4 mesi

Non conosco questi luoghi ma la tua presentazione e le foto li esaltano oltre che alla bella e tecnica ascesa al Pizzo ,complimenti

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  • Maurizio Agazzi 6 anni, 4 mesi

    :-)