Sentiero partigiano Brigata Fiamme Verdi Antonio Schivardi e Luigi Tosetti

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I colori verde, bianco e rosso della bandiera italiana, quelli che amorevolmente inseguo nel percorrere un sentiero partigiano in ricordo della ricorrenza del 25 aprile, sono oggi sepolti dall’enorme quantità di neve generosamente caduta nell’inverno appena trascorso. Almeno trenta centimetri di coltre bianca che ammantano tutto quanto si trova sopra l’abitato di Monno: boschi, dirupi, mulattiere, baite e, appunto, le tante bandiere d’Italia che disegnano il sentiero partigiano in Memoria della Brigata Fiamme Verdi Antonio Schivardi e Luigi Tosetti.

Trenta centimetri di neve, gli stessi che avevano imbiancato tutta la valle del Mortirolo nel periodo tra il 9 aprile ed il 2 maggio 1945 (…fonte: “La montagna non dorme” di Dario Morelli) quando, nel corso di quasi un mese di feroce battaglia, trecento partigiani delle Fiamme Verdi riuscirono a fronteggiare e respingere tre battaglioni e due compagnie di camicie nere oltre ad un reparto delle SS tedesche in quella che oggi viene ricordata come la più grande battaglia campale sostenuta dalla Resistenza Italiana: la Seconda Battaglia del Mortirolo.

Trenta centimetri di neve cosparsi del sangue dei partigiani Luigi Calvi, Mario Gazzoli, Ersilio Manciana, Bortolo Fioletti, Giuseppe Algieri e del comandante Luigi Tosetti. Partigiani grazie ai quali, oggi, posso apprezzare, in quest’immensa distesa bianca, lo spuntare dei primi fiori di primavera.


Antonio Schivardi: nato a Corteno Golgi (Brescia) il 2 ottobre 1910, caduto in Alta Valcamonica (Brescia) il 15 agosto 1944, maestro elementare, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria, alla proclamazione dell'armistizio si diede alla macchia aggregandosi ai primi partigiani operanti nella zona del Mortirolo e divenendo vice comandante di un distaccamento della Divisione Fiamme Verdi "Tito Speri".

Luigi Tosetti: nato a Lama di Mocogno (Modena) il 14 marzo 1900, sposato con quattro figli, dall’ottobre 1941 divenne comandante della stazione dei Carabinieri di Edolo. Dopo l’8 settembre, in contatto coi partigiani della zona, collaborò informando le formazioni di intenzioni, azioni e rastrellamenti dei fascisti, favorendo la fuga dei renitenti alla leva di Salò. Nominato comandante del gruppo C11 delle Fiamme Verdi, partecipò all’occupazione di Pontedilegno del settembre 1944 e alla prima battaglia del Mortirolo, infliggendo perdite ingenti alla legione repubblichina “Tagliamento”. Il 19 marzo 1945, mentre tornava da una delicata missione al passo dell’Aprica, saltò in aria a causa di una granata che teneva nello zaino.

Commenti

Daniela Pesenti 6 anni

Mancavano le tue foto Cristian ! Complimenti sempre spettacolari ...ciao dai miei monti !

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  • Cristian Riva 6 anni

    Grazie Daniela, sempre gentilissima! ;-)

  • mariolu sonzogni 6 anni

    oltre alle foto ... anche i tuoi singolari commenti... ciao Cristian

  • Cristian Riva 6 anni

    Ciao Mario, grazie! ;-)