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“Gli iscritti all’Abbraccio alla Presolana sono già duemila, un bel record”. Ad annunciarlo a Orobie il presidente del Cai di Bergamo, Paolo Valoti, entusiasta della risposta che volontari, associazioni, gruppi e istituzioni stanno dando all’evento del 9 luglio. E aggiunge: “L’organizzazione si sta attivando per ampliare il più possibile la partecipazione e poter arrivare a quota 2.500 iscritti. La difficoltà è soprattutto nel garantire a tutti i volontari iscritti il kit dell’evento”. A ogni partecipante vengono infatti consegnati a ricordo della cordata fettuccia, moschettone, t-shirt e marsupio. Versando la quota minima di 5 euro (con 20 si è sostenitori e con 50 benemeriti, somme interamente devolute al progetto “Montagne sicure”) non solo si diventa partecipanti alla cordata, ma si dà anche il proprio contributo economico al progetto sociale e solidale per rendere il rifugio Baita Cassinelli accogliente e accessibile pure ai disabili e alle persone con ridotte capacità motorie. L’intervento è sostenuto dalla piattaforma di finanziamento sociale www.kendoo.it, con la collaborazione della Fondazione Credito Bergamasco.
L’iscrizione numero 2.000 è arrivata giovedì 15 giugno alle 11,55. A staccarla Elena Facheris, ventenne di San Lorenzo di Rovetta (Bergamo), che si è iscritta insieme a otto suoi amici dell’alta Valle Seriana. Sono tutti ventenni e studenti universitari legati alla Presolana: Marco Nazha, Venanzio Savoldelli, Michele Marinoni, Elena Colotti e Adriana Facchinetti di Rovetta, Stefania Visini di Clusone, Anna Savoldelli di Cerete e Giulio Pasinetti di Castione. Spiega Elena Facheris, che studia Scienze della formazione all’Università Bicocca di Milano: “Mi sono iscritta perché sono appassionata di montagna. Dalla mia casa di San Lorenzo vedo la Presolana: è la regina delle Orobie e occupa un posto speciale nel mio cuore, la fotografo spesso e quando posso ci salgo per compiere delle escursioni. A un evento come questo non potevamo mancare, probabilmente saliremo già il sabato e dormiremo in tenda. Da questo abbraccio ci aspettiamo grandi emozioni”.
Elena è socia della sezione Cai “Rino Olmo” di Clusone e fin da piccola ha partecipato alle iniziative di alpinismo giovanile. “Ho ricordi molto belli legati all’esperienza di Montagna ragazzi che porta i bambini a trascorrere una vacanza nei rifugi. Ho continuato a seguire le attività anche dopo, con il trekking che il Cai di Clusone organizza per i ragazzi delle scuole superiori”.
Tornando alla “Cordata della Presolana”, il progetto è ideato e coordinato da Provincia, Unione bergamasca sezioni e sottosezioni Cai, Sesta delegazione orobica del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico e sezione di Bergamo dell’Associazione nazionale alpini. Orobie è partner insieme a L’Eco di Bergamo, Kendoo.it e Kauppa, oltre agli sponsor tecnici Kong Spa e Ortovox. Quello della «Cordata della Presolana» è un progetto culturale e solidale a tutto campo, che mobilita molti sostenitori pubblici e privati, oltre che gruppi e associazioni. Non a caso hanno dato il loro patrocinio la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consolato generale della Bolivia a Milano, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, la Regione Lombardia, l’Anno internazionale del turismo sostenibile e le istituzioni tedesche Baden Wuerttemberg e Ludwisburg, oltre alla cinese Yambian.
L’”Abbraccio alla Presolana” del 9 luglio sarà una cordata ad ampio respiro per la sicurezza, salvaguardia e sostenibilità in montagna. Gli oltre duemila iscritti che si legheranno lungo il suo periplo non punteranno solo a far registrare un primato da Guinness World Record, ma stanno già dando vita a una mobilitazione molto significativa in cui protagonisti sono la solidarietà, l’attaccamento alla montagna, lo stare insieme. Dei diciotto campi avanzati che verranno allestiti lungo i 20 chilometri del periplo (tutti affidati ad associazioni, gruppi o comunità legati al mondo della montagna) sei sono già al completo.
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