La sfida non era solo salire il Piz Pobeda nel gelido inverno siberiano, ma anche l'avvicinamento alla catena dei monti Cerskij con mezzi di trasporto diversi e le temperature sempre vicine ai -50 gradi. E neppure il rientro sembra priva difficoltà.

Domenica 11 febbraio la vetta - raggiunta alle 15.37 ora locale  -  poi Simone Moro e Tamara Lunger, insieme al fotografo Matteo Zanga e al reporter Filippo Valoti Alebardi, sono stati recuperati con le motoslitte dai nomadi, che li avevano ospitati anche nei giorni d'attesa delle condizioni meteorologiche adatte all'impresa.

E finalmente è cominciato il viaggio a ritroso verso Yakutsk.  I quattro stanno muovendosi su un fuori strada.  Gli spostamenti sono lenti a giudicare dai tracciati registrati da InReach, l'unico strumento che li segue passo a passo in questa spedizione. Lunedì 12 febbraio il gruppo ha percorso circa 30 chilometri a una velocità media di 14 chilometri orari, oggi 9 ore di viaggio per soli 206 chilometri. 

Batterie del satellitare fuori uso per le temperature troppo rigide, Simone Moro e i suoi compagni riescono a inviare soltanto rari sms per aggiornare e rassicurare i familiari.

"Tutto bene"  - hanno ribadito anche nelle ultime ore - con tanta voglia di tornare a casa.