Articolo

SUL SENTIERO DEI FIORI

22 Maggio 2015 / 14:20
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Scritto da Redazione Orobie
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SUL SENTIERO DEI FIORI

22 Maggio 2015/ 14:20
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Scritto da Redazione Orobie

Al Sentiero dei Fiori Orobie dedicò uno dei suoi primi articoli. Un percorso già noto all’epoca che, negli anni, è diventato meta per molti altri escursionisti. In occasione del 25° anniversario della rivista abbiamo ripercorso questo bellissimo itinerario sulle pendici dell’Arera.

Da oltre due secoli gli esperti di botanica studiano la flora dell’alta Val Vedra: sulle pendici del Pizzo Arera e del Corna Piana, sino al lago Branchino vi è una tale ricchezza geologica, morfologica e climatica che ha permesso l’insediamento e il perpetuarsi di ambienti floristico vegetazionali unici nel loro genere.

Qui, durante le glaciazioni quaternarie, trovarono rifugio numerose specie vegetali che si sono perpetuate sino ai nostri tempi. Quindi è possibile imbattersi, in uno spazio limitato, in numerosi endemismi insubrici, tra cui l’Allium insubricum,la Campanula Raineri,la Silene elisabethae,  e ben quattro specie esclusive della flora alpina bergamasca: Linaria tonzigii, Galium montis-arerae, Saxifraga presolanensis e la Moheringia concarenae.

A contribuire a rendere celebre quest’area in tempi più recenti è stato il botanico Claudio Brissoni che, dopo anni di studi, nel 1989 pubblicò il libro “Il Sentiero dei Fiori” per conto della Provincia di Bergamo. Dopo la sua scomparsa, nel 2003, quest’itinerario è stato intitolato proprio a lui. E’ un percorso che non presenta  particolari difficoltà e quindi accessibile a un vasto pubblico di escursionisti. La meta ideale in questa stagione: tra le pietre dei ghiaioni si susseguono fiori dai diversi colori, rendendo questo angolo di Orobie un vero e proprio manuale botanico a cielo aperto.