Il percorso

Primo giorno: dal tornante sopra Voga si segue il sentiero segnalato che porta all'Alpe Cermine, poi si scende all'Alpe Orlo dove parte il sentiero che percorre la Val Pilotera fino alle alpi Valle di Sotto e di Sopra. Da qui si sale più ripidamente all'Alpe Lavorerio (1862 m). Poi si seguono i segni di vernice fino all'Alpe Piodella. Da questa i segni diventano più sporadici ma se si intuisce la conca in cui è posto il laghetto della Piodella (2200 m) ci si può dirigere senza problemi. Secondo giorno: dal laghetto di sale facilmente verso il passo a sud-ovest e da questo si segue la breve traccia che porta alla Forcella di Strem. Da qui si lascia il sentiero per salire alla base della punta del Pizzo Setaggiolo di Dentro, si risale il facile canale e dopo un breve tratto di cresta si giunge sulla punta sud-ovest (2565 m). Tornati al laghetto si cerca di seguire i rari segni di vernice (indicazione Forcola) che conducono verso nord-est mantenendo la quota. Giunti sopra l'alpe Piodella si risale di un centinaio di metri, ad intuito ma senza difficoltà, il pendio che scende dal Pizzo Piodella (attenzione che le carte Kompass chiamano Piodella un'altro pizzo) fino a ritrovare i segni ed una traccia di sentiero che permette di traversare il versante est del pizzo fino a raggiungere la Val Pesciadello. Ora termina la traccia di sentiero ma si seguono facilmente i più frequenti segni di vernice e ometti di pietre che conducono alle baite diroccate dell'Avert di mezzo. Traversato il torrente ricomincia il sentiero che conduce in quota alle alpi Pregassone e Cima. Da quest'ultima si prende il sentiero che porta in breve all'Alpe Forcola. Terzo giorno: dal bivacco si sale in 1 ora o meno fino al Passo della Forcola (2227 m) quindi si traversa il versante svizzero del Pizzaccio fino al Passo di Lendine (2324 m) ed al lago Caprara (2288 m). Per la discesa si torna al Passo della Forcola e si scende con il sentiero principale che torna a Voga.