Il percorso

Dal passo della Culmine di San Pietro, raggiungibile da Moggio o da Vedeseta, con discrete possibilita' di parcheggio, salite per la stradina a sinistra fino alla Chiesa. Appena dopo la chiesa girate a sinistra e salite per il sentiero. Arriverete ad un bivio che indica Sentiero Alto (estivo) e sentiero basso (invernale). Prendete per il sentiero alto e continuate a seguirlo. Il sentiero e' ben segnalato. Sale ma senza strappi eccessivi. Passa per qualche bosco e poi rimane sulla dorsale. In effetti e' parte della DOL, sentiero 21. Ad un certo punto comincerete a vedere i pinnacoli di calcare davanti a voi, proseguite. Scenderete brevemente fino ad una selletta per poi risalire sui contrafforti dello Zucco di Maesimo. Qui c'e' la parte piu' divertente. Il sentiero diventa aereo, un poco esposto (ma nessuna difficoltà) e cosa piu' importante di tutte: camminerete letteralmente in mezzo ai Camosci! Li sentirete col loro verso e li vedrete saltare sulle rupi. Avanti ancora un po' poi si piega a sinistra salendo. Qui si arriva al punto piu' alto e si scollina verso Maesimo. Si scende velocemente fino all'area di ristoro e di qui si ritorna per il sentero basso. Il Sentiero basso e' segnalato all'inizio, poi invece lungo la discesa in quota e' facile perdersi. Il sentiero e' poco segnalato e per niente battuto. Una buona app GPS con mappa precaricata puo' essere decisamente utile. La parte centrale e finale del sentiero basso invece e' ben segnalata e ben battuta. Si arriva nei pressi di un alpeggio dove si risale fino al bivio menzionato sopra.