Il percorso

Partenza ore 7.40 da Valbondione, mulattiera che inizia nella parte alta del paese (direz. Lizzola). A circa 25 minuti c'è il bivio per Maslana, si prosegue dritti. Usciti dal bosco il sentiero prosegue non troppo ripido, poi iniziano alcune rampe più impegnative, io ho percorso la via "panoramica", mi dicono esista anche una via più diretta. In un'ora e 40 sono giunto al Rifugio Curò ed al suo lago artificiale, con la diga che, aperta 5/6 volte l'anno da vita alle famose cascate del serio. Dopo un veloce caffè, ho proseguito in direzione Lago Naturale del Barbellino, costeggiando tutto il lago artificiale ed iniziando la salita (non ripida) che si addentra nelle alture alle spalle del Curò. A circa 15 minuti dal Barbellino c'è la devizione per il Lago della Malgina, dir. sinistra, ho imboccato quindi il sentiero, che nella prima parte è abbastanza docile, poi inizia a salire. Sul sentiero, nonostante fosse sabato ho incontrato solo 5/6 persone. Non ci sono passaggi difficili ne pericolosi. Dopo circa 1 oretta (dal bivio) ho raggiunto il lago della Malgina (mt. 2.350 circa), molto carino, incastonato tra le montagne. Da li il sentiero prosegue dal lato sx del lago (visto da valle a monte) per il Pizzo del Diavolo, a destra verso il lago del Glent che poi porta, scendendo, al lago naturale del Barballino. Io sono però sceso tornando indietro da dove ero arrivato e, al bivio, ho proseguito per il Barbellino ed il suo rifugio, raggiungibile in circa 15/20 min., con pendenze (non impegnative) solo nell'ultimo tratto. Qualche foto, qualche attimo di pausa e poi ritorno a valle, ripassando ovviamente dal Rifugio Curò e tornando poi a Valbondione (ore 15.30 circa). Lo smartphone, al termine dell'escursione recitava, km totali 25, dislivello totale 2.300 metri circa. Una bella escurisione, che consiglio, magari aggiungendo il Lago Glent.