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ELISKI, PARLANO LE GUIDE ALPINE

31 Marzo 2015 / 15:00
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Scritto da Redazione Orobie
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ELISKI, PARLANO LE GUIDE ALPINE

31 Marzo 2015/ 15:00
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Scritto da Redazione Orobie

Si torna a discutere di eliski, dopo il tragico incidente dei giorni scorsi in Valle Susa. Nel dibattito interviene Cesare Cesa Bianchi, presidente del Collegio Nazionale delle Guide alpine italiane: "Ben venga una maggiore
regolamentazione dell’eliski, ma fatta seriamente. Servono regole chiare, che nascano non dall’emozione del momento, ma sulla base dell’esperienza di altre realtà e dei professionisti".

La pratica dell’eliski è regolamentata in Italia dalle singole amministrazioni regionali. In quelle Regioni in cui è consentita dalla legge, rientra nell’ampio spettro di ciò che le Guide alpine fanno e possono fare con professionalità.

A seguito dell’incidente accaduto lo scorso 27 marzo sul monte Terra Nera, nel quale hanno perso la vita due persone, il Collegio Nazionale delle Guide alpine torna a chiedere regole certe e precisa: "L’eliski è identificato con un mezzo di risalita che è l’elicottero, che può essere paragonato all’impianto di risalita o alle gambe dello scialpinista. Un incidente da valanga, non dipende dal mezzo di risalita ma da chi valuta il pendio. Quindi non ha senso criminalizzare né l’elicottero, né l’impianto di risalita". 

Bianchi difende i suoi uomini: "Oggi forse si sente un certo aumento del numero di incidenti in cui sono coinvolte le Guide alpine rispetto al passato, ma questo non vuol dire che le Guide non siano sufficientemente preparate, la preparazione è sempre altissima. È dovuto piuttosto al fatto che ci sono molte più Guide di prima che lavorano in montagna". 

Questa la posizione del Collegio delle Guide, dal quale alcune realtà e soci si sono smarcati. Pratica pericolosa per chi la pratica e per l'ambiente? O legittima fonte di reddito per chi vive in montagna. Voi cosa ne pensate?