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LUCI NELLE GALLERIE: ECCO LA PETIZIONE

05 Agosto 2015 / 10:44
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Scritto da Redazione Orobie
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LUCI NELLE GALLERIE: ECCO LA PETIZIONE

05 Agosto 2015/ 10:44
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Scritto da Redazione Orobie

Dal 2007 è un punto di riferimento consolidato per i ciclo-amatori grazie al suo percorso storico e originale; la Pista Ciclabile della Valle Brembana lega i comuni della valle alla passione per i pedali. Il percorso si snoda su 21 km, da Zogno fino ad arrivare a Piazza Brembana.

Il tracciato sale da quota 334 m del piazzale di Zogno fino ai 518 m di altitudine del punto di arrivo; la salita è tanto dolce, quanto, caratteristica. Il “segreto” della sua originalità lo si può individuare facilmente: i tunnel che si incontrano lungo l’itinerario, alcuni lunghi anche alcune centinaia di metri, sono la vera particolarità del tracciato anche perché sono, o ,per meglio dire, erano magnificamente illuminati. Luci al suolo “accendevano” tutte le gallerie nella loro interezza senza il pericolo di andare a sbattere o a scontrarsi nel buio.

Purtroppo non a caso ho utilizzato il verbo “illuminare” al passato: da qualche anno la suggestiva illuminazione per agevolare il transito delle gallerie è fuori uso e ciò genera numerosi rischi e pericoli per i numerosi ciclisti e pedoni che ogni giorno percorrono la ciclabile.

È per questo motivo che è partita una petizione (qui di seguito il link per sottoscrivere la petizione https://www.change.org/p/comunit%C3%A0-montana-valle-brembana-ripristinare-l-illuminazione-nelle-gallerie-della-pista-ciclabile-della-valle-brembana?recruiter=27780256&utm_source=share_petition&utm_medium=email&utm_campaign=share_email_responsive ) che chiede la tempestiva manutenzione dei tratti bui e delle luci che sono rotte. Le gallerie totalmente oscure sono in prossimità di Lenna, a circa due terzi del percorso, mentre negli altri tunnel l’illuminazione è tanto deficitaria; le luci sono rotte e da anni ormai nessuno ha preso in mano la situazione.

Le gallerie, e di conseguenza anche la ciclabile, sono figlie di una storia che ha più di un secolo: se oggi possiamo pedalare in tutta libertà, al riparo dal traffico della statale, è giusto perché all’inizio degli anni 900, qualcuno aveva pensato di favorire il trasporto merci e persone attraverso una ferrovia. In principio essa collegava i comuni della valle al centro di Bergamo, per poi cadere in disuso con la metà degli anni ’60. Quello che ci ha lasciato sono quindi le splendide gallerie che attraversano gli ostacoli rocciosi che costeggiano il fiume Brembo.