dalla val Sanguigno al lago Nero

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1992

Commenti

Vincenzo Aliberti 11 anni, 5 mesi

è vero è una valle splendida e le foto....he sì, mi capita di sovraesporre; ma spesso dimentico il lato tecnico della fotografia e mi concentro solo sul "ricordo"; cioè l'immagine va semplicemente conservata per il ricordo e la qualità la fa la memoria. Ma, spero, con il tempo di ...migliorare anche questo lato. :-)

  • agnese econimo 11 anni, 5 mesi

    splendida valle e splendida escursione, le foto sono un po' sovraesposte, attento agli occhi con quel sole, è pericoloso, ciao.

  • maurizio crespi 11 anni, 5 mesi

    Non entro nel merito dell'imprudenza, comunque biasimevole, ma anch'io una vita addietro, per realizzare le copertine dei 33 giri del Coro della Grigna son salito in Grigna SENZA NEPPURE AVVERTIRE I MIEI GENITORI di dove andavo. Se mi fosse successo qualcosa... C'era il verglas sul sentiero, facevo 3 passi avanti e 2 indietro scivolando,,, Che bestia, ma ero animato dal sacro fuoco fotografico... :-(

  • Vincenzo Aliberti 11 anni, 5 mesi

    hai ragione Maurizio (Crespi), alla fine il risultato è che l'effetto del contro sole così accentuato "spegne" tutto quello che c'è intorno e rende la foto poco interessante, ma è una mia particolare fissazione: in giornate del genere mi piace....esagerare :-) Hai ragione anche tu Maurizio (Motta), e tra l'altro è una caratteristica di questo periodo trovare i versanti a sud puliti e quelli opposti ancora innevati; anzi, nel caso in specie il non essere totalmente a nord ha fatto si che la poca neve si sciogliesse e con il rigelo successivo formasse in alcuni punti la "glassa" sulle rocce. E' vero avremmo dovuto portare dietro sicuramente i ramponi e (adesso lo so ancora di più) uno spezzone di corda (sarebbe stato molto utile).Non è la prima volta, comunque, che rinuncio; devo dire che l'abitudine al paralpinismo mi porta a partire e definire la conclusione della giornata dopo la valutazione della meteo del momento. Insomma, quando non "tira dalla direzione giusta" è meglio caricare lo zaino in spalla e tornare a valle. ciao a tutti e due i Maurizi !!

  • Maurizio Motta 11 anni, 5 mesi

    Complimenti Vincenzo, ma permettimi una tiratina d'orecchi...tu stesso dici che l'itinerario si sviluppa in ambiente "severo di alta montagna", in condizioni "invernali", tutte caratteristiche che si possono sapere prima della partenza per cui sarebbe stato logico mettere piccozza e ramponi nello zaino! Dotazione che consiglio sempre a tutti per escursioni “invernali” dove si possano incontrare forti pendenze ghiacciate per poter godere appieno delle meraviglie della stagione in “sicurezza” (a volte bastano anche degli attrezzi molto leggeri! E attenzione che le ciaspole non “valgono” come ramponi!). Naturalmente è d’obbligo la conoscenza delle manovre di frenata e di utilizzo generico degli attrezzi. Ciò non toglie che ti va riconosciuto il merito e la saggezza dell'aver saputo rinunciare per prudenza! Ciao

  • maurizio crespi 11 anni, 5 mesi

    Avevi perso i panini in fondo allo zaino? Ragazzi, attenzione a non farvi prender la mano dalle sparate del sole nell'ottica, oltre a poter essere potenzialmente pericolose per i sensori (quello della fotocamera ma anche gli occhi...) vanno ben studiati e calibrati per non diventare una specie di caleidoscopio indefinito.