Quello che mi ha sempre fatto ridere (di me stesso!) è che ogni volta che parto con l'attrezzatura per es. per la macro (mini treppiede, 100 mm, dupli, tubi di prolunga) scopro che meglio sarebbe stato portare il 400 e il 500 reflex, ma se esco con quelli uccellini e uccellacci stanno negli hangar a riposare... Ho comperato all'Ikea uno di quei loro carrellini, ho sostituito le ruote originali con 2 da monopattino su cuscinetti, ci ho legato su uno zaino Tamrac in cui ci starebbe mia figlia in piedi, lo riempio di tutto e avanti marsh!!! E se per caso lascio a casa il comando remoto... serviva proprio quello per quella foto!!! :-DDDDDD
Qui il discorso cambia, belle le inquadrature, dove si possono anche osservare i particolari del profilo delle pale, le scie di condensazione date dalla velocità di rotazione (a occhio te ne eri accorto?), lo svergolamento delle pale in fase di portanza, il bel fogliame in primo piano... Queste sono migliori, non certo artisticamente, ma come informazione. L'arte nel reportage di avvenimenti in rapidissimo svolgersi è merce rara e pressochè inutile, non si ha il tempo di fare gli artisti!
bè Renato non siamo tanto distanti, tu hai un'apsc e 60=96; io ho una ff quindi 100=100. l'unico neo rimane la sensibilità ISO e l'apertura che, 2.8 su una aps-c è un discorso, f 2.8 su un 35mm è un altro.
grazie mille per l'attenzione Renato. ho cercato il più possibile di realizzare scatti senza lasciare nulla al caso perchè avevo paura di renderli troppo piatti e insignificanti. saluti! :)
Bene Filippo queste foto mi sembrano sufficienti per descrivere l'esercitazione del Soccorso Alpino penso che Maurizio Crespi nelle sue osservazioni quando dice che ci sono fotografie simili non abbia tutti i torti, lo dice per far migliorare le possibilità dei fotografi non certo per vantarsene. Anch'io anni fa con il compagno d'escursioni Aldo abbiamo fotografato una simulazione di recupero al Pizzo Corzene (Presolana) in un canalone ed è stato molto angosciante vederli all'opera.
filippo molteni 10 anni, 6 mesi
è sempre cosi Maurizio!
maurizio crespi 10 anni, 6 mesi
Quello che mi ha sempre fatto ridere (di me stesso!) è che ogni volta che parto con l'attrezzatura per es. per la macro (mini treppiede, 100 mm, dupli, tubi di prolunga) scopro che meglio sarebbe stato portare il 400 e il 500 reflex, ma se esco con quelli uccellini e uccellacci stanno negli hangar a riposare... Ho comperato all'Ikea uno di quei loro carrellini, ho sostituito le ruote originali con 2 da monopattino su cuscinetti, ci ho legato su uno zaino Tamrac in cui ci starebbe mia figlia in piedi, lo riempio di tutto e avanti marsh!!! E se per caso lascio a casa il comando remoto... serviva proprio quello per quella foto!!! :-DDDDDD
maurizio crespi 10 anni, 6 mesi
Qui il discorso cambia, belle le inquadrature, dove si possono anche osservare i particolari del profilo delle pale, le scie di condensazione date dalla velocità di rotazione (a occhio te ne eri accorto?), lo svergolamento delle pale in fase di portanza, il bel fogliame in primo piano... Queste sono migliori, non certo artisticamente, ma come informazione. L'arte nel reportage di avvenimenti in rapidissimo svolgersi è merce rara e pressochè inutile, non si ha il tempo di fare gli artisti!
filippo molteni 10 anni, 6 mesi
bè Renato non siamo tanto distanti, tu hai un'apsc e 60=96; io ho una ff quindi 100=100. l'unico neo rimane la sensibilità ISO e l'apertura che, 2.8 su una aps-c è un discorso, f 2.8 su un 35mm è un altro.
Renato Aldo Ferri 10 anni, 6 mesi
Eh Maurizio, se ieri avevo il 100mm f 2.8 forse sarebbero venute diversamente; ma anche dal 60mm macro f 2.8 non mi posso lamentare, ciao
filippo molteni 10 anni, 6 mesi
per Maurizio Crespi: la prima foto è stata realizzata col sigma 50mm f 1.4, tutte le altre ho usato un canon 100mm f 2.8
filippo molteni 10 anni, 6 mesi
grazie mille per l'attenzione Renato. ho cercato il più possibile di realizzare scatti senza lasciare nulla al caso perchè avevo paura di renderli troppo piatti e insignificanti. saluti! :)
Renato Aldo Ferri 10 anni, 6 mesi
Bene Filippo queste foto mi sembrano sufficienti per descrivere l'esercitazione del Soccorso Alpino penso che Maurizio Crespi nelle sue osservazioni quando dice che ci sono fotografie simili non abbia tutti i torti, lo dice per far migliorare le possibilità dei fotografi non certo per vantarsene. Anch'io anni fa con il compagno d'escursioni Aldo abbiamo fotografato una simulazione di recupero al Pizzo Corzene (Presolana) in un canalone ed è stato molto angosciante vederli all'opera.