Punta Cadini: parete Nord

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Sabato 23 Giugno 2018 – Punta Cadini (parete Nord)

Quest’anno mi è tornata la voglia di spicozzare e così, viste le ottime condizioni delle pareti nord sulle Alpi provo a mandare un sms a Pier per vedere se posso aggregarmi a loro.

La proposta è la nord della Cadini, nel Ghiacciaio dei Forni sopra Santa Caterina Valfurva. Le difficoltà della parete sono alla mia portata e quindi decido di aggregarmi a Pier, Oliviero ed Omar.

Partenza nel cuore della notte da casa e per le 6.00 siamo in cammino sul meraviglioso sentiero glaciologico che porta al rifugio Branca. Poco prima dei ponti tibetani deviamo a destra sulla morena e seguendo alcuni ometti raggiungiamo il ghiacciaio ed iniziamo a risalirlo in direzione della parete sempre ben visibile.

In circa tre ore siamo ai piedi del ripido scivolo nevoso che si presenta in condizioni eccellenti anche per via del freddo di oggi (1°C alla partenza dall’Albergo Forni).

Prese le due piccozze iniziamo a risalire su pendenze via via sempre maggiori fino ad arrivare poco sotto a quello che rimane del seracco. Qui la “via normale” si sposta a sinistra, ma noi decidiamo di andare a destra dove le pendenze sono maggiori. Tutto bene finché non troviamo il ghiaccio al posto della neve dura. Qui Pier opta per la salita diretta, mentre io ed Omar ci spostiamo ancora più a destra per evitare il più possibile l’insidioso tratto ghiacciato. Qualche momento di tensione per la pendenza notevole (60° abbondanti) e la difficoltà di piantare bene piccozze e ramponi a causa del ghiaccio “crostoso”, ma poi ritorniamo sulla neve dura dove la progressione si fa tranquilla e divertente.

Poco prima delle 11 siamo in vetta e ci godiamo la bellezza di questo immenso ghiacciaio che oggi è tutto per noi! Il freddo non molla e dobbiamo coprirci bene mentre attendiamo l’arrivo di Oliviero prima di intraprendere la discesa dal versante Ovest tramite una serie di canalini nevosi che ci depositano sul ghiacciaio da dove rientriamo alla macchina! Una gran bella gita in ambiente superlativo e di soddisfazione, il rientro dal sentiero glaciologico è poi un tripudio ci meraviglia con le fioriture che si mescolano con le spumeggiate acque di fusione, i verdeggianti prati e l’azzurro del cielo limpido… che spettacolo!!