Periplo dei Monti Ponteranica (2380 m), Valletto (2371 m), Monte di Sopra (2369 m) da Ca’ San Marco il 4 settembre 2018.

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Escursione relativamente facile, ma per gambe allenate a camminare dalle 6 alle 7 ore, che presenta comunque alcuni tratti impegnativi per ripide salite o discese, che richiedono un certo sforzo fisico ed attenzione.

Il percorso si svolge nel Parco delle Orobie Bergamasche e Valtellinesi, sempre in quota, tra i 1800 e i 2200 m, in un vario susseguirsi di facili o impegnative salite, discese, tratti pianeggianti, in un continuo appagante cambiamento di viste e panorami.

Il percorso si sviluppa sui sentieri 101 e 161 con punto di partenza e ritorno a Ca' San Marco, dove si lascia l'auto.

PERCORSO:

ANDATA (sent. 161) :

Ca’ San Marco (1830 m) > sul sent. 161 –Passo di Verrobbio (2022 m) > Passo del Forcellino (2127 m) > Lago di Pescegallo (1862 m) > Rif. Salmurano (1848 m) > Passo di Salmurano (2017 m) >

RITORNO (sent. 101 con variante):

Colletto Monte Avaro > Bocchetta Triomen ( 2205 m) > Laghetti di Ponteranica (2215 m) > Val Ponteranica > Piano dell’Acqua Nera (1780 m) > Ca’ San Marco

Difficoltà: E generalmente con impegnative salite e brevi tratti un po’ esposti

Dislivello: 1123 m

Distanza: km 16

Tempi: complessive 6 ore abbondanti, 3 in andata e 3 in ritorno

Punti d'appoggio: Ca' San Marco alla partenza e all'arrivo - Casa guardiani del lago di Pescegallo - Rif. Salmurano - Altre baite-casere lungo il percorso.

Numerosi punti per il rifornimento d'acqua.

E’ la seconda volta che faccio questo itinerario dopo la prima volta, dieci anni fa.

Giornata splendida con cielo sereno e temperatura gradevole.

Parto in solitaria da Ca' San Marco (1830 m), dove parcheggio l’auto e salgo in circa un'ora al Passo di Verrobbio (2022 m) percorrendo prima un tratto di sentiero unificato 101-161, poi prosgeuendo sul sentiero 161 (Ca' San Marco - Passo di Salmurano). Al Passo del Verrobbio posso vedere i resti delle trincee e altre opere di fortificazione (Linea Cadorna) della prima guerra mondiale, fatti di camminamenti in trincea, gallerie e finestre di osservazione, riportati recentemente allo stato originario.

Poco sotto il Passo del Verrobbio il sentiero 161 passa accanto al piccolo Laghetto del Verrobbio e prosegue in saliscendi , con vista sulla Val Bomino, fino a salire, ad un certo punto, ripido ed impegnativo, superando un tratto assistito da corde fisse (ma non pericoloso), al Passo del Forcellino (2127 m), stretta porta scavata nel crinale roccioso che separa la valle di Bomino da quella di Pescegallo.

Da qui ammiro lo spettacolo del Lago di Pescegallo (1862 m), incastonato in una splendida conca circondata da alte cime, tra cui spicca quella del Pescegallo (2328 m) e, in lontananza, le cime del Pizzo Tronella, del Torrione di Mezzaluna e dei Denti della Vecchia. La vista poi spazia verso la Val Gerola.

Il Lago di Pescegallo, raggiunto scendendo dal Passo del Forcellino, si 'attraversa' passando sulla lunga imponente diga fino a raggiungere la casa dei guardiani. Val proprio la pena sostare un bel po' per godere dello splendido panorama del lago nelle cui acque si specchiano le montagne, ammirare la Cima di Pescegallo (2368 m), che si staglia imponente e piramidale a picco sul lago e osservare il sentiero a tornanti percorso scendendo dal Passo del Forcellino.

Dal Lago di Pescegallo proseguo per un buon tratto in discesa per la strada in terra battuta che sale dalla località di Pescegallo fino ad incontrare, sul lato sinistro, un sentiero con indicazione 'Rifugio Salmurano', che percorro fino a raggiungere, in circa 15', il Rifugio Salmurano (1848 m - tel. 0342 690014 - 340 5610920 - www.rifugiosalmurano.com ).

Dal Rifugio Salmurano, percorrendo il tratto finale del sentero 161, salgo, in poco più di mezz'ora, al Passo di Salmurano (2022 m), dove dalla Val Gerola in provincia di Sondrio, si passa alla Valsalmurano in provincia di Bergamo.

Un saluto alla bella bianca Madonnina e, lasciato il sentiero 161, simbocco il sentiero 101, proveniente dal Rif. Benigni in direzione Monte Avaro-Val Ponteranica- Ca' San Marco.

Proseguo, seguendo il 101, sul costone, che dal Passo di Salmurano sale verso il Monte di Sopra e l'elegante vetta del Monte Valletto, fino a portarsi, superato un grande traliccio, in quota sui 2100 circa.

Anche qui posso osservare, come al Passo di Verrobbio, ma in condizioni d'abbandono, i resti della grande trincea, predisposta per difesa durante la prima guerra mondiale (Linea Cadorna) e fortunatamente mai usata.

Il sentiero corre, a tratti leggermente espostoe con tratti franati, in saliscendi che superano alcuni canali, fino a raggiungere le conca pascoliva della Casera Valletto (o Baita Alta), ora in disuso, a quota 1997 m, ricavata fra grossi massi franati dal Monte Valletto. Da qui, rimontando la conca, risalgo al Colle del Monte Avaro, caratterizzato da una grande pozza d'acqua per l'abbeverata delle mandrie

Qui si può raggiungere in circa 10' la cima del Monte Avaro (2088 m.), ma il tempo stringe ed io , a questo punto, anziché proseguire sul sent. 101, scelgo la variante dei Laghi di Ponteranica. Devio a sx e in decisa salita salgo alla Bocchetta Triomen (2205 m), da dove discendo ai Laghetti di Ponteranica (2115 m) , da dove mi abbasso a riagganciare il sent. 101.

Scendo quindi in Val Ponteranica, che percorro in saliscendi in lunga discesa, passando poi per il Piano dell’Acqua Nera (1780 m) e chiudo l’anello, rientrando al calar del sole a Ca’ San Marco sul sentiero unificato 101-161, stanco della lunga camminata, ma contento della bella escursione in una splendida giornata d’inizio settembre con temperatura gradevole e ottima visibilità per scattare buone foto.

Commenti

mariolu sonzogni 5 anni, 7 mesi

bellissime sopratutto le panoramiche ... mi era scappato in fb :-)

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  • Piero Gritti (www.pieroweb.com) 5 anni, 7 mesi

    Avevo fatto questo bel periplo con l'amico Alberto Giupponi, mio ex-collega e tuo rinomato compaesano. L'ho voluto rifare , purtroppo in solitaria, con la variantina-allungatina del passaggio ai Laghetti di Ponteranica. Mi son goduto con questa lunghetta camminata in quota i panorami incorniciati nei classici nuvoloni tardo estivi orobici ! Grazie dell'apprezzamento ! :-)