Viglia di Natale nella conca del Calvi

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Con Andrea Corti tentiamo un’altra scialpinistica orobica anche se sappiamo che oggi gli sci dovremo portarli in spalla per un po’! Lasciata l’auto a Carona veniamo subito accolti da un vento caldo che ci preoccupa un po’, ma ci incamminiamo verso il Calvi incontrando subito la prima neve che, però, ha la consistenza della polenta! Riusciamo ad indossare gli sci al dosso dei Signori e, con qualche togli/metti, raggiungiamo il rifugio sotto una bella piovuta dovuta allo sfondamento delle nuvole da nord. È ormai chiaro che la neve oggi sarà palcia fino in alto, ma dopo una breve pausa, ci rimettiamo in cammino verso il Poris. Il tempo migliora un po’, ma poi un altro sfondamento di nuvole porta nebbie e pioggia gelata. Siamo a circa 2200m di quota e le condizioni sono davvero pessime. Ci fermiamo un momento e decidiamo di rientrare al rifugio. Non vale la pena proseguire così! Raggiunto il rifugio il cielo torna sereno, ma il vento è sempre forte, pausa panino poi decidiamo di salire verso il Portula che, con qualche fatica per la neve ancora pessima, raggiungiamo sferzati dal vento che è davvero fortissimo. Togliamo le pelli ed affrontiamo la discesa che sarà di sopravvivenza per la qualità della neve davvero pessima. Raggiunto il Calvi proseguiamo lungo la strada e, poco dopo il Pra de Làc rimettiamo gli sci nello zaino e proseguiamo a piedi… gita sofferta, ma di certo ottima per l’allenamento non solo fisico e poi la montagna è bella anche (e forse soprattutto) in condizioni così!