Affascinante lago del Segrino

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Ha una forma allungata in direzione nord-sud, con una lunghezza di circa 1 800 m ed una massima larghezza, verso la parte meridionale, di 400 m circa. È limitato nei suoi bordi dai ripidi versanti dei monti Pesora e Cornizzolo (1 200 m) ad est e Scioscia (671 m) ad ovest, entro i territori dei comuni di Canzo (a nord), Eupilio e Longone al Segrino.

Il lago è originato dalla sbarramento della sua valle causato dalla presenza di una morena glaciale; il Tonolli[3] evidenzia la sua singolarità di lago glaciale di valle sospesa sulla sottostante pianura Padana. L'assenza di visibili immissari lungo il suo perimetro suggerisce a tutti gli studiosi di quest'area la presenza di sorgenti subacquee di origine carsiche, ipotesi compatibile col fatto che l'intera valle in cui giace è formata da rocce calcaree (calcare di Domaro).

Nessun rilevante emissario è osservabile, ad eccezione di una piccola roggia che esce dal lago all'altezza di Eupilio (Punt d'inach), ove la cui portata è regolata da una chiusa [4] e le cui acque si disperdono nei depositi glaciali che ricoprono il versante prealpino verso il sottostante lago di Pusiano; nel complesso, il bilancio idrologico del lago è principalmente controllato da un sistema carsico sotterraneo.

Il confronto della morfologia attuale del lago con quanto rappresentato nelle vecchie mappe catastali e topografiche evidenzia una progressiva riduzione della superficie del lago; per interrimento (soprattutto nella sua estensione settentrionale), con uno sviluppo delle aree palustri, e per una possibile piccola bonifica (avvenuta negli ultimi secoli passati), per un utilizzo agricolo di aree precedentemente ricoperte dalle acque del lago.

Una mappa di inizio Ottocento disegna una piccola isola vicino alla riva orientale del Lago; di questa isoletta non vi è alcuna traccia oggigiorno.