Anello Fraggio-Vaccareggia-Reggetto-Salzana da Pizzino di Taleggio il 30 marzo 2019

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Itinerario in Val Taleggio:

da Pizzino di Taleggio all’antico borgo del Fraggio e a Reggetto, frazione di Vedeseta, ad anello, passando per Vaccareggia e dal Santuario di Salzana il 30 marzo 2019

PERCORSO:

Pizzino , parcheggio all’inizio stradetta per Quindicina (950 m) > Stradetta per Fraggio (Ecomuseo di Val Taleggio-Via del Paesaggio sacro e della storia-Via delle architetture rurali) > Fraggio (962 m) > Stadetta-sentiero per Reggetto > Ponte sulla Val Salzana > Ponte sulla Valle dello Zocco > Vaccareggia (1000 m) > Stradetta per Reggetto (950 m) > Campo Gulliver > Sentiero-sentierino-traccia ripida e scoscesa per Salzana > Ponte sul torrente Salzana > Santuario di Salzana (863 m) > Pizzino

Difficoltà: per E , per EE il tratto da Reggetto a Salzana su tratti di sentiero, su labile traccia, ripidi e scoscesi ed un po’ esposti

Dislivello: 305 m

Distanza: km 8,25

Tempi: circa 4 ore complessive

Escursione fattibile in mezza giornata

A Pizzino di Taleggio e a Reggetto di Vedeseta, due piccoli borghi della Val Taleggio vicini in linea d’aria, ma distanti perché separati dalla profonda valle di Salzana, sono stato più volte. Programmo a tavolino sulle mappe e carte disponibili un itinerario per passare da Pizzino a Reggetto passando per il borgo antico del Fraggio, i pascoli di Vaccareggia e il Santuario della Madonna di Salzana.

Il 30 marzo 2019, bella giornata primaverile, a pranzo assolto, salito in Val Taleggio e raggiunto in auto Pizzino, lasciata l’auto nell’ampio slargo all’imbocco della stradetta per Quindicina-Capofoppa-Rif. Gherardi (950 m) , risalgo a piedi la stradetta asfaltata fino a imboccare la deviazione segnalata a destra su stradetta sterrata per Fraggio, entrando sull’itinerario 'Via delle architetture rurali' dell'Ecomuseo di Val Taleggio.

In saliscendi raggiungo in breve il Fraggio a rivedere l’incanto di un borgo antico abbandonato.

Al centro del piccolo borgo contadino la Chiesetta di San Lorenzo del XIV secolo, con l’originale tetto spiovente ricoperto a 'piode', recentemente restaurato, e il sovrapposto campaniletto a vela.

Intorno alla chiesetta, accanto a case in abbandono, di cui alcune divenute quasi rudere, ci sono casette ben ristrutturate, abitate soprattutto nei fine settimana e nella bella stagione.

Lasciato il borgo del Fraggio, seguendo le indicazioni per Reggetto,prendo una stradetta sterrata che mi porta in piano fino al ponte sul torrente Salzana.

Sul percorso, poco dopo il Fraggio, vedo in fase di avanzata ristrutturazione due baite.

Superato il ponte, la sterrata lascia il posto ad un sentiero che, prima in saliscendi e poi in decisa salita, nel bosco, sul versante esposto a sud della valle di Salzana, conduce, superato anche il ponticello sulla valle dello Zocco, alle radure dei bei pascoli di Vaccareggia (1000 m), con le sue belle baite dai testi spioventi, con vista verso il Monte Sodadura a nord e sul versante orientale del Corno Zuccone.

Qui il sentiero lascia il posto alla sterrata agrosilvopastorale, seguendo la quale in breve mi abbasso al bel borgo contadino di Reggetto (900 m), passando prima ad ammirare il bel roccolo circolare (bisognoso di manutenzione per il tetto malconcio), posto sull’altura sovrastante il paesello.

Reggetto lo conosco bene perché ci son passato più volte, soprattutto come punto di partenza per le escursioni sul Corno Zuccone.Santuario Madonna di Salzana.

Chiedo informazioni in loco e mi viene indicato il percorso da fare.

Mi incammino quindi sul sentiero che porta al ‘Campo Gulliver’ e da lì proseguo fino a deviare decisamente a destra su sentierino non segnalato e non ben visibile.

Comunque proseguo perdendo e ritrovando poi la traccia-sentierino fino a seguirlo anche quando si inoltra sul fianco boscoso, ripido e scosceso della valle di Salzana, con alcuni tratti franati e intralciati da piante cadute. Non demordo e seguo il faticoso sentierino che si inoltra in traverso nella valle su scosceso pendio fino ad avvistare, oltre il fondo scosceso in cui scorre il torrente, sul lato opposto della selvaggia valle di Salzana, la stradetta che porta al Santuario di Salzana e a Pizzino. Proseguo quindi con fiducia superando con attenzione ripidi tratti di sentierino fino a raggiungere finalmente il ponte che mi catapulta sulla stradetta sterrata che mi conduce prima la Santuario della Madonna di Salzana, chiuso, che posso vedere solo ad una certa distanza, e , per mulattiera, a Pizzino, dove chiudo l’anello programmato.

Mentre consiglio il percorso alto di passaggio tra Fraggio e Reggetto passando per Vaccareggia, sconsiglio il percorso basso tra Reggetto e Salzana-Pizzino passando per il difficile sentierino della valle di Salzana, a meno che qualcuno voglia sperimentare quest’ultimo percorso e valutarne di persona la difficoltà.