Soul Silk, Meneghello e Borella hanno raggiunto la Cina

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In Cina dopo 3 mesi e mezzo di viaggio. A causa di restrizioni burocratiche Giacomo Meneghello e Yanez Borella non hanno però potuto addentrarsi nel Paese, come prevedeva il progetto Soul Silk, che li ha spinti a percorrere circa 10.000 chilometri in bicicletta lungo la Via della Seta.

Partiti ad aprile, rispettivamente da Livigno e dalla Paganella, Giacomo e Yanez hanno viaggiato su biciclette a pedalata assistita, trasportando tutto il necessario su speciali carrelli da loro progettati. 

Di ogni nazione hanno scalato la cima più alta, portando la bandiera dell'Admo, l'Associazione donatori midollo osseo. Pedalate estenuanti, alpinismo e sci alpinismo. E' stata un'impresa durissima.

C'è amarezza per le restrizioni riscontrate in Cina nella regione dello Xinjiang, dove i due italiani avrebbero voluto seguire le tracce dell'antica Via della Seta, ma dove "La libertà di movimento veniva annullata da estenuanti controlli stradali e ogni possibilità di agire fuori dallo schema cinese annientata", hanno scritto Meneghello e Borella sulla pagina Facebook dell'impresa.

Non è mancata comunque l'opportunità di visitare una fabbrica della Seta a Margilan, in Uzbekistan e soprattutto di vedere la vicino le condizioni di vita degli abitanti dei centri rurali, come delle grandi città attraversati durante il lungo viaggio.

Nella parte finale i due viaggiatori hanno ritrovato anche la neve sui 7.000 metri del Pic Lenin.

Nell'ultimo post Giacomo e Yanez hanno scritto di essere tornati nel Kirghizistan, territorio decisamente più accogliente e di star preparandosi rientro

C'è ancora tanto da raccontare e anche noi di Orobie aspettiamo nuove foto e nuovi dettagli su Soul Silk