Cima Rovaia

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Prima piana, poi in costante e ripida salita, la via per cima Rovaia colleziona quindi un susseguirsi infinito di zig-zag prima di uscire dal bosco e consentirci, finalmente, di lasciar correre lo sguardo verso l’azzurra lontananza camuna.

Quegli stessi ripidi zig-zag, quelli che oggi calpestano escursionisti in cerca di solitudine, sfreccianti bikers che scendono a valle a rotta di collo, infaticabili runners impegnati in lunghissimi ultra trail ma anche simpatiche mucche al pascolo, fanno parte del complesso che prima dell’inizio della Grande Guerra costituiva la seconda linea arretrata costruita sopra l’abitato di Vezza d’Oglio ed insieme a camminamenti, trincee e postazioni, ancora tutti in ottimo stato di conservazione, servivano ai nostri soldati per tenere sotto controllo la prima linea del Tonale.

Il museo all’aperto, posto appena sotto cima Rovaia, è un buon punto di partenza per ricordare, e farne tesoro, quel triste periodo storico neppur troppo lontano.