Monte DUE MANI (1656 m) dalla Culmine S. Pietro il 25 nov. 2019

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Monte Due Mani (1656 m) con Cima Muschiada (1458 m) dalla Culmine S. Pietro il 25 novembre 2019 pestando neve in quota

Difficoltà: E (impegnativi solo brevi tratti della salita-discesa alla Cima Muschiada e il ripido tratto finale in salita da Bocchetta di Desio (1335 m) alla cima del Due Mani (1656 m)

Distanza: km 12

Dislivello: positivo 877 m, negativo -862

Tempi: circa h 3 di cammino in andata e 2, 30 h in ritorno

Attrezzatura: scarponi invernali e ramponcini utili sulla cresta di vetta

Meglio rifornirsi d’acqua alla partenza

PERCORSO : Culmine San Pietro (1300 m) > Sentiero 32 - Casera di Muschiada (1309 m) > Bocchetta di Redondello (1363 m) > Colletto di Redondello > Traccia-variante Cima Muschiada (1458 m) > Sentiero 32 – Bocchetta di Desio (1335 m) > Monte Due Mani (1656 m) da sentiero variante ripida per anticima nord-est > Discesa da sentiero normale > Bocchetta di Desio > Bocchetta di Redondello > Culmine San Pietro

Lunedì 25 novembre 2019, dopo giorni di pioggia e neve in quota, torna il sereno e allora vado in escursione...in solitaria a pestare anche un po’ di neve!

Raggiungo in auto, salendo dalla provinciale di Valle Brembana e successiva Val Taleggio, il Passo della Culmine S. Pietro (1300 m), tra Val Taleggio in provincia di Bergamo e Valsassina in provincia di Lecco. La mia escursione a piedi si svolge tutta in territorio lecchese.

Parcheggiata l’auto di fronte al ristorante Passo Culmine S. Pietro, imbocco il ben segnalato sentiero 32 che indica per il Due Mani ore 2.45 di percorso.

Il primo tratto si sviluppa per un’ora circa di cammino in piano su comoda strada sterrata agrosilvopastorale in lieve saliscendi. Passo prima accanto all’agriturismo ‘Stella Alpina’ , poi di fianco a recenti villette (ex colonia Broglio) e mi inoltro nel bosco di faggeta fino a giungere, dopo aver imboccato ad un bivio la strada chiusa da una sbarra, alla località Casera di Muschiada (1309 m) con alcune baite parzialmente diroccate.

Qui inizia il sentiero vero e proprio 32 (per Bocchette di Redondello e di Desio e Monte Due Mani = ore 1.40) , che in pochi minuti mi porta alla Bocchetta di Redondello (1363 m). Raggiunto poi il colletto di Redondello soprastante, anziché proseguire abbassandomi sul sentiero normale 32, scelgo di percorrere in andata il sentierino variante di sinistra che sale alla Cima di Muschiada per poi riprendere più avanti il sent. 32. Quindi, seguendo la labile ma visibile traccia, non segnalata da alcuna indicazione, ma intuibile a vista a sinistra in salita, risalendo la bella faggeta, raggiungo Cima Muschiada (1458 m), un bel cozuzzolo roccioso esposto sul versante ovest, con vista frontale sul Due Mani. Da Cima Muschiada per traccia ripida ma non difficile, attraversando il bosco di faggeta, mi abbasso a recuperare il sentiero 32, sul quale raggiungo la Bocchetta di Desio (1335 m) Qui imbocco il sentiero segnalato per cima Due Mani , che indica in un’ora e 5 minuti il tempo di salita. Salgo un tratto di circa 15 ‘ nella faggeta e tra alcune roccette , seguendo i bolli rossi per poi proseguire in ripida salita a zig-zag fino ad un bivio dove è possibile salire alla cima del Due Mani prendendo la variante di destra breve ma molto ripida e faticosa, oppure il sentiero di sinistra che porta in vetta seguendo un lungo tornante a sinistra.

Opto per il sentiero di destra che si inerpica dritto verso l’anticima nord-est a raggiungere in direttissima la cresta di vetta per poi discendere al rientro dal più comodo sentiero di sinistra.

Risalgo verso la cima godendomi il panorama sulle montagne circostanti e specialmente verso Cima di Muschiada e pestando a tratti la neve.

Raggiunta l’anticima nord-est, il sentiero è ricoperto a tratti da circa 15-20 cm di neve .

Calzati per sicurezza i ramponcini, percorro la panoramica pianeggiante cresta un po’ affilata raggiungendo la croce di vetta con accanto il Bivacco Locatelli Scaioli Milani (1656 m), argentea cupola in fibra di vetro, ricovero voluto dal CAI di Ballabio e dedicato ai due ballabiesi Enrico Scaioli e Marco Locatelli oltre che a Plinio Milani di Olginate, periti tutti a vent'anni sulla vicina Cresta Segantini in Grignetta il 21 settembre 1980.

I versanti nord dello Zucco di Desio (1655 m) e soprattutto del Due Mani (1656 m) poco esposti al sole sono ben innevati, bellissimo il panorama verso le Grigne ammantate di neve!

Dalla vetta splendido panorama a 360° che oltre al Resegone, alle Grigne,al Legnpne spazia verso Lecco e l'Alta Brianza con i suoi laghi e le vette del Triangolo Lariano, e verso la Valsassina, con il Tre Signori e lo Zuccone Campelli, oltre ai Piani di Artavaggio.

In vetta non sono solo, ho la compagnia di due ragazzi Marco e Margot col loro cagnolino Cali.

Mi godo un buon pranzetto al sacco per poi prendermi una pausa di relax sul pianoro di vetta.

Sceso, poi, dal sentiero normale, alla Bocchetta di Desio, percorro al rientro il sentiero normale 32 che mi riporta al colletto di Redondello dove mi godo lo spettacolo del tramonto.

Rientro infine in saliscendi alla Culmine San Pietro, contento della bella escursione goduta, complice la splendida giornata novembrina di sole e buona visibilità verso le montagne ammantate in quota di neve.