Guardando la Grignetta

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E ora mi accingo ad andare

pellegrino senza meta

albero senza radici,

nube senza forma.

Mi sento come un uccello che migra.

Raccolgo tutte le  forze per attraversare l'ignoto

consapevole che la mia casa

non è in un solo posto.

Sgrano gli occhi 

affinché la mia anima immortali quelle rocce rosate dal tramonto,

le infinite increspature delle onde del lago,

l'eterno respiro che mi riporta in quota dove

dall'alto ogni corpo perde la sua forma,

ogni oggetto sfuma il suo nome.

Lascio che quelle vette maestose

raccontino il succedersi di tramonti ed albe,

come le pagine di un vecchio libro che ormai

nessuno più guarda.

Mi porto dentro un nuovo tempo,

un nuovo spazio

che ricolma d'amore

ogni mio passo.