Bocchetta di Budria, Bivacco Zamboni, Rif. Balicco (11ag21)

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Escursione estiva alla Boc chetta di Budria (2216 m) al Rifugio Balicco (1995 m) e al Bivacco Zamboni (2007 m) ad anello sui sentieri 214A-214 e tracce-varianti anche a vista godendo lo spettacolo di stupendi panorami in quota l’11 agosto 2011

PERCORSO

ANDATA = (2 ore e mezza) Fraccia-tornante 9 (1600 m) > Sentiero 124A > Sentiero 124 fin poco oltre la Baita Arletto (1860 m) > Lasciato il sent. 124, saliamo per tracce a sx fino all’incrocio col sentiero 101 (omone di pietre) > Bocchetta di Budria (2216 m)

RITORNO= (due ore ) Bocchetta di Budria > Bivacco Zamboni (2007 m) > Rifugio Balicco (1995 m) > sent. 124 prima 124A poi fino al tornante 9

DIFFICOLTA’: E (forse EE solo la ripida salita-discesa dal Passo di Budria)

DISTANZA: km 8.,75

DISLIVELLO : 750 m

TEMPI: complessive 4 ore e mezza

ATTREZZATURA: scarponi

ACQUA: presente

Stavolta sono in escursione con l’amica Erica e la sua brava Dori, montagnina a quattro zampe che , contente , compiono questo percorso per la prima volta.

Dori ha ripreso da poco a camminare in montagna dopo due-tre mesi di riposo per problemi alla zampa dx, ora superati dopo intervento e riabilitazione.

Abbiamo scelto per Dori un percorso che non presenta tratti impegnativi.

11 agosto 2011, bella giornata, serena e calda, per tutta la giornata, senza nuvole in cielo, da noi desiderate per avere qualche momento d’ombra riposante dal sole cocente..

Percorsa in auto la strada per il Passo San Marco, superata la località Madonna delle nevi (1336 m), parcheggiamo l’auto nello slargo al tornante 9, poco dopo la località Fraccia (1600 m).

Imbocchiamo sulla dx il bel sentiero-mulattiera 124A in direzione Rifugio Balicco e Bivacco Zamboni.

Il primo tratto in saliscendi alterna tratti nel bosco e nei pascoli fino a giungere a tre ruscelli carichi d’acqua specialmente il terzo che guadiamo a piedi nudi per non inzupparci gli scarponi!

Con percorso a tornanti nell’abetaia ombrosa guadagniamo quota fino a raggiungere sui pascoli assolati Baita Arletto (1860 m).

Poco oltre lasciamo il sent. 124 che prosegue a dx, per imboccare a sinistra una labile traccia di sentiero, che sale a raggiungere una baita in una radura pascoliva con fontana-abbeveratoio.

Continuando seguendo la traccia ci alziamo sulla cresta del costone che seguiamo fino a raggiungere una baita addossata ad un roccione, dove non troviamo la mandria in alpeggio che credevamo di vedere.

Ogni tanto belle pozze d’acqua dove Dori può dissetarsi e rinfrescarsi immergendosi nella fresca acqua.

Proseguendo su traccia e a vista raggiungiamo il sentiero 101 proveniente dal Passo San Marco.

Ci godiamo salendo oltre agli splendidi panorami anche gustosi mirtilli.

Salendo ancora raggiungiamo l’alto omone di pietre (2050 m circa), innalzato poco sopra il sent. 101 e sottostante il canale di salita al Passo di Budria.

Poco oltre l’omone, agganciato il sentiero segnato per la Bocchetta di Budria, saliamo l'evidente canale piuttosto ripido che porta al valico.

La pendenza dapprima è morbida poi si fa decisa su un labile sentierino che con secchi ripidi tornantini ci porta alla Bocchetta di Budria (2216 m).

Al valico si apre il panorama valtellinese, vicinissimo si staglia nel cielo l'elegante e aguzzo Pizzo del Vento (2242 m) e oltre le Alpi Retiche dove riconosciamo il Pizzo Badile , il Cengalo e il Disgrazia.

Cigodiamo per un bel po’ lo splendido panorama verso la Valtellina e le Alpi Retiche, mentre ci gustiamo, riposando, un buon pranzetto al sacco.

Scendiamo poi ammirando il panorama sulla bella conca di origine glaciale che ospita in posizione centrale il Bivacco Zamboni (2007 m) e più in basso il recente Rifugio Balicco (1995 m) con accanto la Baita Laghetti (1963 m).

Lasciato il sentierino di salita a dx, scendiamo a sx a vista per pratoni e canali a raggiungere il bel Bivacco Zamboni (2007 m), da dove, passando dentro il grande recinto di pietre per ricovero animali (‘bareck’) , raggiungiamo il Rifugio Balicco (2007 m) affollato di escursionisti., dove sventola ac canto la bandiera d’Italia.

(http://www.rifugiomarcobalicco.it/il-rifugio)

Scendendo poi, percorrendo il bel sentiero 124, ammiriamo poco sotto il rifugio, l’imponente omone di pietre affiancato da un omino di dimensioni più modeste.

Poco sotto raggiungiamo il bivio , poco riconoscibile per la verità a chi non lo conosce, dove chiudiamo il bell’anello compiuto!

Seguendo il sent. 124 ripassiamo alla Baita Arletto per poi andare alla Casera Azzaredo (1795 m) .

Rientrati più in basso sul sent. 214A, percorso in salita il mattino, lo ripercorriamo in discesa per concludere la nostra escursione al punto di partenza.

Contenti della bella escursione specialmente Erica con Dori che ha compiuto il bel giro per la prima volta!.