Monte Alben (2019 m) dalla Val Gerona ad anello-29ag22

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La mia prima volta in Monte Alben dalla mitica Val Gerona ad anello partendo dalla Madonna del Frassino...in solitaria !

Percorso

Madonna del Frassino (954 m) di Oneta in Val del riso > Sul sent. ‘Val Gerona-Monte Alben’ > Val Gerona passando dalla famosa ‘S-cepa dol gerù’ (1220 m) dove a maggio fiorisce la Primula albenensis e poi dal rif. privato dei Carobbio (1400 m) > Passo di Campelli (1850 m) > Sul sent. 530 salita a cima Monte Alben (2019 m)> Sul sent. 502 al Passo ‘La forca’ (1848 m)> Sul sent 501 al Passo ‘La Crocetta’ (1267 m > Sul sent. 526 alla Madonna del frassino

Difficoltà : EE (Escursionisti esperti) per gran parte

– Per E : solo:

- primo tratto della salita in Val Gerona fino al Rif dei Carobbio

- sent. 501 dal Passo ‘La forca’ al Passo della Crocetta

- sent. 526B dal Passo della crocetta alla Madonna del Frassino

Dislivello: positivo +1088 m, -1068 m

Distanza : km 12,08

Tempi: anello complessivo ore 6

Acqua: assente, rifornirsi alla partenza (al parcheggio del Santuario oppure alla sorgente appena avviati sul sentiero)

Il 12 maggio 2022 ero salito dalla Madonna del Frassino (954 m) in Val Gerona però solo fino alla famosa ‘S-cepa dol gerù’ (1220 m) ad ammirare e fotografare la splendida ‘Primula albenensis’ , vedi:

https://www.pieroweb.com/fotobrembane/alben/Primula%20Albenensis-12magg22.html

Le indicazioni ‘Val Gerona-Monte Alben’ su modeste paline di legno avevano attirato la mia attenzione e suscitato l’intenzione di salire in Alben dalla Val Gerona, percorso mai fatto e che pochi fanno.

Detto fatto, bene informato sulle caratteristiche del percorso, valutate le mie capacità, ho pensato che potevo salire in Alben dalla Val Gerona.

Lunedì 29 agosto 2022, con buone previsioni meteo anche se con possibili ma poco probabili rovesci in quota, raggiungo il Santuario della Madonna del Frassino (954 m) di Oneta in Val del riso (BG), dopo aver parcheggiata l’auto nell’ampio parcheggio sottostante.

Dopo breve visita al bel santuario e una preghiera alla Madonna del Frassino che mi accompagni nel percorso, imbocco il sentiero ben segnalato da paline di legno ‘Val Gerona-Monte Alben’ che parte sulla destra dopo breve tratto di stradetta cementata in discesa sul sentiero per Chignolo.

Entro nel bosco ceduo, passo accanto ad una sorgente d’acqua fresca , proseguo seguendo fedelmente le indicazioni in saliscendi fino ad imboccare il sentiero che in decisa salita per boschi mi porta in circa mezz’ora al lungo ghiaione sassoso-pietroso già percorso in parte il mese di maggio scorso salendo fino alla famosa ‘S-cepa dol gerù’ (1220 m) ad ammirare e fotografare la splendida ‘Primula albenensis’.

Terminato il ghiaione il sentiero sale a dx ed entra di nuovo nel bosco in traverso sul fianco della valle fino a giungere al caratteristico Rifugio privato dei Carobbio (1400 m) , appollaiato, anzi annidato a modo sulle rocce.

La salita della Val Gerona continua, seguendo l’impegnativo sentierino che cambia continuamente percorso ricercando i passaggi meno impegnativi per salire l’impervia valle.

Spettacolare la vista sui contrafforti rocciosi culminanti su guglie e pinnacoli che svettano a momenti anche tra le nuvole e la nebbia che avvolge le cime d’Alben.

I colori dei numerosi fiori che incontro sul cammino, come Dryas ocotopetala (Camedrio alpino), Gentianella rhaetica (Genzianella retica),Gentiana asclepiadea (Genziana minore) ravvivano il grigiore delle rocce e della nebbia che a tratti avvolge l’alta Val Gerona. Dopo lunga, faticosa, ripida ed impervia salita specie nell’ultimo tratto raggiungo finalmente il Passo di Campelli (1850 m), da dove, agganciato il sent. 530 proveniente dalla Val Vertova, ancora in ripida salita e a tratti anche su roccette, raggiungo la cima del Monte Alben (2019 m), mentre a tratti si fa strada qualche spera di sole.

In vetta incontro amici pavesi provenienti dalla Ferrata Maurizio, salita in mattinata.

Ci scattiamo alcune foto, ma in vetta mi fermo ben poco perché la nebbia non molla e si sentono in lontananza anche dei tuoni per cui , salutati gli amici incontrati, seguendo il sentiero 501 dalla cima con attenzione su alcuni passaggi impegnativi, raggiungo il Passo della forca (1848 m).

Mentre il cielo in parte si rasserena discendo sul sent 501 dal Passo la forca al Col dei Brassamonti (1700 m) e man mano fino al Passo della Crocetta (1267 m).

Qui imbocco il comodo sent 526B che, ancora per boschi, mi riporta alla Madonna del Frassino, dove concludo il bell’anello iniziato il mattino, compiuto per la prima volta!

Ovviamente un ringraziamento e un saluto alla Madonna del Frassino che mi ha accompagnato nel percorso lunghetto, a tratti impegnativo, a momenti anche con minaccia di pioggia.