PIETRA QUADRA (2376 m) dalla Baite di Mezzeno-15ott22

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Il Monte Pietra Quadra (2356 m) si presenta come una lunga e quasi orizzontale scogliera rocciosa che dal Monte Spondone (2445 m) degrada verso Cima Mencucca (2117 m.). Rocciosa e precipite sul versante Nord, inaccessibile all’escursionista, un po’ più erbosa, ma sempre dalla fiancate assai ripide a sud con un lungo crestone roccioso, che lascia comunque un canale erboso dove è tracciata la via normale di salita, di facile ascesa, anche se su sentierino ripido nel tratto finale. Un grazioso laghetto ingentilisce l’aspetto severo della montagna. Verso sud il Pietra Quadra è guardato dai Tre Pizzi, torrioni appuntiti di roccia rossastra del Verrucano Lombardo, disposti come tre gendarmi che si ergono sopra il pianoro del Monte Campo.

PERCORSO

SALITA: Parcheggio Conca di Mezzeno (1576 m) – Sentiero 215-217 > Sentiero 217 (Tre Pizzi – Pietra Quadra) > Baita Campo (1878 m) > Baita dei Tre Pizzi (2116) > Laghetto di Pietra Quadra (2116) > Pietra Quadra (2376 m)

DISCESA: percorso di salita in senso inverso sul sent. 217

Dislivello: 777 m

Difficoltà: E (con ripida impegnativa salita-discesa ultimo tratto per il Pietra Quadra)

Distanza: km 8,11

Tempo di salita: 3 ore ; discesa 2 ore

Accesso e parcheggio

Percorsa la provinciale di Valle Brembana fino a Lenna , si seguono le indicazioni per Foppolo e , in seguito, superata una breve galleria, si devia a dx per Roncobello. Attraversato il paese, si oltrepassa anche Capovalle e si continua su stradetta asfaltata (previo pagamento di ticket di 2€ giornaliero) che termina, dopo 14 tornanti, al parcheggio della conca di Mezzeno.

Sono con l’amica Katiuscia che sale in Pietra Quadra per la prima volta, mentre io son dsalito più volte.

La giornata è prevista soleggiata in quota, nuvolosa in valle e così sarà.

Dal parcheggio alla Conca di Mezzeno (1576 m), con cielo nuvoloso, imboccato il sentiero 215-217, raggiungiamo in decisa salita il bivio dal quale proseguiamo a sinistra sul 217 per ‘Tre Pizzi-Pietra Quadra’. Pervenuti con comoda salita al pianoro pascolivo di Monte Campo, lo attraversiamo in falsopiano incontrando il Roccolo del Tino (1870 m) , varie pozze naturali e infine la Baita di Monte Campo (1878 m) dove, all’altezza dell’annessa ‘penzana’ (stalla aperta sul fronte), il sentiero piega a destra risalendo decisamente il vallone compreso tra i rocciosi Tre Pizzi a sinistra e la costa meridionale dello Spondone a destra. Superato il pianoro pascolivo del Monte Campo, il cielo man mano saliamo si rasserena e splende il sole.

Lasciato a sx il sentiero 217 che prosegue verso i Tre Pizzi perveniamo a destra alla Baita dei Tre Pizzi (2116 m) , e poco oltre, al Laghetto di Pietra Quadra (2116 m).

Sostiamo un momento a goderci lo spettacolo del bel laghetto, intanto che splende il sole.

La meta appare ora vicina in tutta la sua estensione , più orizzontale che verticale, mentre alle nostre spalle si ergono inconfondibili i torrioni dei Tre Pizzi. Lasciato il laghetto sulla sinistra, percorrendo la conca in direzione nordest, descrivendo una lunga diagonale che porta al ripido pendio finale, guadagniamo una selletta (circa 2300 m) dalla quale per ripida cresta ci innalziamo alla vetta del Pietra Quadra, vegliata dalla bella Madonnina bianca (G.E.M. - Gruppo Escursionisti Mozzo) 2356 m.

Saliamo in pochi minuti alla cima del Pietra Quadra (2376 m) dove la buona visibilità ci offre un grandioso panorama a 360° verso le Prealpi-Alpi Orobie e le Alpi Retiche con le cime più alte che emergono da un mare di nebbie che ristagna in valle fino alla quota di circa 2000m.

Accanto alla sottostante Madonnina ci godiamo un buon pranzetto al sacco e un momento di relax. Poi scendiamo ma con l’amara sorpresa che le nebbie sono risalite e ci faranno compagnia per tutta la discesa.

Rientriamo alle Baite di Mezeno, rifacendo a ritroso il percorso di salita sul sent. 217.

Bella escursione comunque, soprattutto per Katiuscia salita al Laghetto di Pietra Quadra e al Pietra Quadra per la prima volta, dal quale abbiamo potuto godere dello splendido panorama dei monti sorgenti dal mare di nebbie estese in valle.

Per una più ampia e dettagliata descrizione vedi ‘ I più bei sentieri della Lombardia Centrale’ , di Piero Gritti e Sergio Papucci , ed. Blu - Torino pag 184-186