In Cornagera (1311 m) ad anello con Messa in vetta – 2giu23

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In vetta Cornagera (1311 m) S. Messa per i Caduti della montagna ad anello con Buco della Carolina sui sentieri ‘Cornagera’-537 e 521-EE in salita e ‘Variante’ facile in discesa il 2 giugno 2023

PERCORSO:

SALITA: Aviatico-località Cantul , 1015 m, (parcheggio inizio sentiero 537) > Torrioni d’arrampicata > Buco della Carolina > Sentiero 521 EE (per esperti) > Cornagera (1311 m)

DISCESA: Cornagera > Sentiero ‘Variante’–Facile anche se lievemente più lungo del sentiero ‘Vetta’ > Cantul

DIFFICOLTA’: in generale per escursionisti impegnativa la salita in Cornagera dal Sent. 521 indicato EE (per esperti con brevi tratti impegnativi su roccette)

DISTANZA: L’anello intero km. 4,58

DISLIVELLO: 430 m

TEMPO: Complessive 3 ore

Consigliato questo anello in Cornagera, fattibile comodamente in mezza giornata, che permette di godere la bellezza dei torrioni d’arrampicata, di godere poi degli splendidi panorami a 360° dalla vetta della Cornagera, dov’è ora posta una bellissima grande croce che veglia, insieme alla bianca Madonnina già presente, sul sottostante altopiano di Selvino-Aviatico posto tra Valle Brembana e Seriana.

La Cornagera (1311 m) è una montagna delle Prealpi Bergamasche situata in valle Seriana, in provincia di Bergamo. Totalmente compresa nel territorio del comune di Aviatico, svetta sull’omonimo altopiano, mostrandosi con la sua caratteristica forma piramidale a gran parte della pianura centrale lombarda, alla media valle Seriana, permettendo la vista di gran parte delle Orobie, tra cui la Presolana, ma anche delle Alpi Pennine, in particolar modo del monte Rosa. Le sue pareti rocciose ed i suoi torrioni sono considerati una rinomatissima palestra per quanto concerne l’arrampicata, tanto da essere frequentati da alpinisti già nei primi anni del XX secolo. Qualche decennio più tardi su questi pinnacoli si sono formati escursionisti quali i fratelli Giuseppe e Innocente Longo e Garlini (a cui sono intitolati due torrioni), Agostino Parravicini e Carlo Nembrini, fino ad arrivare ai nostri giorni, in cui la frequentazione è diventata di massa anche per quanto riguarda l’arrampicata libera, senza l’ausilio di corde e chiodi. È la struttura geologica a rendere particolare questa montagna: la dolomia di cui è composta è stata interessata, nel corso dei secoli, da piccole frane, dovute al lento spostamento della corpo centrale verso ovest, con il conseguente sbriciolamento di piccole pareti, creando le forme caratteristiche tuttora visibili. Il nome Cornagera deriva dal dialetto locale, dall’unione di Corna (Roccia appuntita) e gera (ghiaia), toponimi che rendono l’idea di questa montagna, costituita da rocce appuntite e da ghiaioni che le circondano alla base. Vi troviamo il torrione Longo, il torrione Garlini, la torre Savina e la doppia cima dei Gemelli, separata da un'angusta forcelletta.

Essendo le pareti di questo gruppo dolomitico volte a mezzogiorno hanno il pregio di conservarsi senza incrostazioni ghiacciate: perciò la primavera è la stagione adatta per le ascensioni. https://www.italiadesso.nl/wp-content/uploads/2014/03/DepliantCornagera.pdf

Domenica 2 giugno 2023 , ritorno in Cornagera per la S. Messa annuale in vetta.

Sono stavolta in compagnia di mio figlio Raffaele.

Lasciata l’auto nel parcheggio in località Cantul (1015 m) di Aviatico, ci avviamo sul sentiero 537 con indicazione ‘Cornagera’, salendo una breve gradinata che ci immette nel bosco soprastante su sentiero inizialmente ripido e poi con pendenza normale. Percorriamo il sentiero nel bosco e, al bivio con indicazioni ‘Cornagera’ a dx e ‘Vetta’ a sx, proseguiamo sul sentiero ‘Cornagera’-537 fino ad uscire dal bosco e raggiungere un ghiaione oltre il quale si elevano i famosi torrioni, palestra d’arrampicata, della Cornagera: Torrioni Gemelli, Longo, Garlini e Savina. Ci avviciniamo, salendo il ghiaione, ai torrioni e ci soffermiamo ad ammirarli da vicino. Proseguiamo poi oltre, sempre sul sent. 537, prendendo a destra il sentiero, che, ripido, ci catapulta, superati gli spettacolari torrioni , nella parte iniziale del ‘Labirinto’ , un valloncino sospeso tra ghiaioni e pareti rocciose con torrioni, pilastri, guglie, pinnacoli che svettano nel cielo da ambo i lati.

Attraversiamo il ‘Labirinto’fino ad entrare nella suggestiva strettoia rocciosa del ‘Buco della Carolina’ che attraversiamo in andata e ritorno con emozione, osservando sopra di noi massi sospesi a picco sulle nostre teste. Ritornati per breve tratto sui nostri passi nel ‘Labirinto, ad un certo punto, seguendo le indicazioni per la vetta della Cornagera, deviamo a destra seguendo il sentiero 521-EE e ci inerpichiamo su roccette con l’uso delle mani fino a raggiungere una prima cresta, che percorriamo con cautela. Da questa prima cresta, sceso in un valloncino, risaliamo, attraverso un cunicolo tra le rocce, sulla cresta finale che ci porta alla vetta della Cornagera (1311 m), dove ci si ripresenta maestosa la grande croce metallica, che da alcuni anni è venuta ad aggiungersi alla bianca Madonnina di vetta, collocata poco sotto e alla piccola croce lignea, posta ancora più sotto.

Siamo sulla più alta elevazione della vetta della Cornagera in posizione panoramica a 360° che permette di godere la vista verso la Valle Seriana e il Monte Misma da un lato con il sottostante altopiano di Selvino-Aviatico , verso la Valle Serina dall’altro con le cime del dirimpettaio Monte Poieto (1360 m), dei monti Suchello ed Alben e verso anche altre cime delle Orobie e più lontano delle Alpi nei giorni di ottima visibilità. La bella grande croce dominante l’altopiano di Selvino-Aviatico è stata costruita in ferro su disegno di Fausto Capelli, misura in altezza 8 m. e in larghezza 4,5. Posata in vetta, tramite elicottero, l’8 maggio 2016, è stata inaugurata ufficialmente il 2 giugno 2017 e dedicata ai Caduti della montagna. Illuminata di notte rimane ben visibile dall’altopiano. Nel corpo della croce è stata anche posta una campanella.

Su cocuzzolo di fronte alla croce è stata posta quest’anno una piastra di orientamento per le montagne.

Oggi si celebra l’annuale Messa per i Caduti della montagna, cui è dedicata la grande croce e numerose persone

sono salite oggi in Cornagera, provenienti soprattutto dall’altopiano Selvino-Aviatico, ma anche dai dintorni e da lontano.

Celebra la Messa il parroco di Selvino, presenti i sindaci di Selvino, Aviatico e Algua, presente il grande alpinista Mario Curnis. La Messa è accompagnata dai canti di un Coro di montagna.

Per la discesa, considerato che il sentiero ‘Vetta’ è fangoso per le recenti piogge, scendiamo dal Sentiero ‘Variante’ facile, adatto a tutte le gambe anche per la salita in vetta Cornagera e , in caso di pioggia, non fangoso.

Percorriamo per la prima volta il sentiero ‘Variante’ e lo consigliamo a chi vuole salire in Cornagera senza incontrare problemi, come ai bambini e agli anziani.

L’amico Fausto Capelli , dopo aver realizzato il sentiero ‘Vetta’ per venire incontro a quanti non se la sentivano di affrontare le difficoltà del sentiero 521 consigliato EE (Escursionisti Esperti) , ha da qualche anno realizzato questo secondo sentiero chiamato ‘Variante’ più facile del sentiero ‘Vetta’e praticamente adatto a tutte le gambe.

In compagnia dell’amico Fausto che ci guida e spiega e del grande alpinista Mario Curnis sperimentiamo per la prima volta il sentiero ‘Variante’ che ci risulta ben percorribile con moderate pendenze e ben gradinato a modo nei pochi tratti ripidi. Verifichiamo che, tracciato su terreno calcareo, anche in caso di pioggia , come in questi giorni, è percorribile senza la minima fanghiglia.

Un grande ringraziamento a Fausto e collaboratori per aver ricavato da una precedente traccia un bel sentiero facilmente percorribile che permetterà a tanti che incontravano difficoltà a salire in vetta Cornagera...anche dopo giorni di pioggia, come oggi.

Lungo la discesa sostiamo ad un banco dove gli Alpini di Selvino offrono agli escursionisti in vetta Cornagera un bel panino con salame nostrano e/o formaggio di monte con un bel bicchier di vino.

Rientriamo a Cantul verso mezzogiorno contenti della bella escursione mattutina in vetta Cornagera in compagnia di tanti amici.

In conclusione: salire in vetta Cornagera oggi è consentito praticamente a tutti, anche a quanti hanno problemi a camminare in montagna su sentieri poco difficoltosi.