Articolo

«Sistemiamo la campanella del Tre Confini»

14 Novembre 2012 / 12:41
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Scritto da Redazione Orobie
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«Sistemiamo la campanella del Tre Confini»

14 Novembre 2012/ 12:41
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Scritto da Redazione Orobie

Forse non tutti sono riusciti a raggiungerla, a toccarla facendola risuonare come vuole la tradizione; in tanti però la conoscono e ne hanno sentito parlare da chi, avendo raggiunto la vetta del Tre Confini in alta Valbondione non si è lasciato sfuggire l'occasione di ripetere questo semplice, ma suggestivo rito, segnalando il proprio arrivo in vetta con i rintocchi della campanella che si trova a quota 2.824.

La sua storia ce la racconta Eugenio Piffari, figlio di uno dei tre posatori che nel lontano 13 luglio 1958 costruirono materialmente la struttura in ricordo dei Caduti di montagna. I suoi elementi erano stati forgiati dalle officine Fratelli Perolari e dopo il difficile  e faticoso trasporto in vetta, la campanella fu finalmente montata dalle abili  e appassionate mani di  tre volontari: Dino Perolari, Rocco Piffari e Bettino Piffari.  Era stata progettata per risuonare con la forza del vento, ma in seguito alla neve e al logorio del supporto, l’ingegnoso batacchio venne perso e quindi la vecchia campanella venne sostituita con quella attuale.

Lavoro e fatica. Sudore e ingegno. Un intreccio di passioni e sacrifici che a distanza di cinquant’anni non può cadere nel dimenticatoio col rischio di ritrovarsi senza uno dei simboli del Tre Confini. La struttura versa infatti in condizioni precarie  e soprattutto le pessime condizioni del basamento preoccupano quanti hanno a cuore la semplice ma preziosa testimonianza. 

Bisogna intervenire e ne è ben consapevole Eugenio Piffari che, assieme ad  alcuni amici di Lizzola, si è  fatto carico della sistemazione della campana con la prospettiva di posarvi  poi una targa in ricordo di Mario Merelli, l'alpinista di Lizzola scomparso lo scorso gennaio. L'invito - rivolto dallo stesso Piffari  - è dunque di farsi avanti: chiunque volesse offrire il proprio contributo può contattarlo tramite la nostra redazione e il nostro sito.

In allegato trovate alcune foto che mostrano lo stato attuale del basamento della campanella.