I mulini che si affacciano sui corsi d’acqua del nostro territorio sono numerosi. Una volta erano in funzione quotidianamente e, sfruttando la forza dell’acqua, lavoravano per la produzione della farina . Oggi i mulini hanno trovato un nuovo impiego come quello della generazione di energia. È quello che accade al Museo del Ferro di via Manestro a Brescia, dove un antico mulino in legno di castagno produce quell’energia necessaria al sostentamento di tutta l’area museale. L’impianto è un prototipo varato da Solarenet, l’azienda di Brescia specializzata in energie rinnovabili che sta lavorando a questo progetto dalle potenzialità enormi perché applicabile a tutti i mulini del nostro territorio. La ruota idraulica del museo in questione ha una potenza modesta, solo 600 watt, ma visto che è sempre in funzione, 24 ore su 24, produce quanto un impianto fotovoltaico da 3.600 watt di potenza e permette l’illuminazione delle sale e il funzionamento dei pannelli interattivi che guidano i visitatori. Solarenet ha intenzione di realizzare molti di questi impianti «mini-idro» contando sul fatto che la sola provincia di Brescia possiede oltre un centinaio di ruote che potrebbero essere recuperate e messe a reddito efficacemente.