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IL VIAGGIO DI OROBIE SALE LE PRIME MONTAGNE

12 Luglio 2013 / 11:30
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642
Scritto da Redazione Orobie
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IL VIAGGIO DI OROBIE SALE LE PRIME MONTAGNE

12 Luglio 2013/ 11:30
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Scritto da Redazione Orobie

Più che un viaggio un concerto. Dove la melodia è un insieme di suoni diversi, ma alla fine anche molto simili. È il toc ritmico del bastone in frassino che l'alpinista Mario Curnis appoggia sul sentiero con l'eleganza di un vecchio guerriero.

«In legno perché così gli animali non si spaventano» spiega. È il ticchettio metallico delle racchette del suo giovanissimo collega Paolo Grisa: più funzionali ma un po' meno poetiche. Sono le note del corno delle Alpi che il musicista scozzese Martin Mayes sfodera a ogni sosta facendole riecheggiare là dove ritrovano il loro significato più autentico.

La prima volta succede a Bergamo al Palamonti, la casa della montagna. È qui che, ieri mattina, il viaggio è partito. Un viaggio speciale quello organizzato dal mensile Orobie in collaborazione col Cai e con il contributo di Italcementi group e Fondazione Credito Bergamasco.

Undici partecipanti, altrettante esperienze, mille storie da raccontare: oltre a Curnis, Grisa e Mayes, lo scrittore Ruggero Meles, l'artista Silvio Combi, lo chef Michele Sana, la regista Paola Nessi, l'alpinista Marta Cassin, nipote del grande Riccardo, il fotografo Matteo Zanga, l'illustratore Albano Marcarini e il «capo spedizione» Paolo Valoti che è anche presidente dell'Unione bergamasca Cai. Servirebbe un Tolkien per raccontare questa fantastica compagnia di viandanti. Non ci sono elgi e non ci sono hobbit, ma i tesori non mancano. E' la montagna a offrirli e qui ci sono occhi capaci di coglierli.