E' sempre più ricco il programma de "Il Grande sentiero, la rassegna cinematografica organizzata da Laboratorio 80 e Orobie in collaborazione con il Cai di Bergamo. 

La quinta edizione si muove attorno al concetto del respiro dilatato, del cammino e di una verticalità accessibile a tutti non soltanto ai grandi della montagna. Camminare, correre, arrampicare, sciare, ma anche  meditare o più semplicemente suonare. Tante forme d'espressione diverse, ma un unico risultato: l'esplorazione di se stessi e del mondo.

Tanti gli appuntamenti in programma tra Bergamo, Nembro e Colere; con - quest'anno - anche due trasferte fuori provincia: a Varese il 18 novembre e a Poschiavo (in Svizzera) il 20 novembre,  Il clou sarà certamente il 16 novembre quando a Bergamo arriverà Paul Pritchard, tra i più forti alpinisti della sua generazione costretto, suo malgrado, a una seconda vita completamente diversa ma ugualmente intensa, dal 1988, anno in cui diventa emiplegico a causa di un incidente in Tasmania.
Un primo incontro con lo scalatore inglese è in programma alle 11 al Centro di riabilitazione di Mozzo, quindi alle 18 interverrà al Palamonti, mentre alle 21 si trasferirà all'Auditorium di piazza della Liberà per la proiezione di «The Journey», film in cui lo stesso Pritchard, assieme a Carol Hurst, percorre 1.100 chilometri su tricicli da Lhasa a Kathmandu: il ritorno di Pritchard in Himalaya.

La rassegna prende il via l'11 novembre all'Isrec, l'Istituto per la storia della Resistenza e l'età contemporanea, dove saranno presentati il film di Federico  Spinetti «Le montagne si sollevano come piuma» e il film di Ronny Trocker  «Grenzland-Terra di confine». Dal giorno seguente il via alle serate all'Auditorium di piazza Libertà che proseguiranno fino al 16 .

La seconda parte della rassegna si svolgerà come di consueto a Nembro, dal 22 novembre al 6 dicembre, per concludersi a Colere a gennaio.