Riapre la pesca agli agoni a Menaggio (CO).
I pescatori, armati di canna e moschette, sono pronti a dare la caccia ai pesci simbolo del Lario.
Questo pesce appartenente all'ordine dei clupeiformi e parente stretto della cheppia, riveste una notevole importanza nell'economia delle popolazioni rivierasche.
L'agone ha rivestito un posto primario nell'alimentazione fin dai tempi più antichi.
Secondo la leggenda, una giovane donna inglese che soggiornava lungo il lago avrebbe consigliato ai pescatori un miglior metodo di conservazione dell'agone,sulla scorta di quanto facevano e fanno i popoli nordici con le aringhe.
Dal nome di questa donna inglese, Miss Hultin, deriverebbe il termine "missultit", come vengono chiamati gli agoni.
Un'altra teoria sostiene invece che derivi da "Missulta",metodo di conservazione delle alici e di altri pesci di mare.
Per favorire la pesca sono state predisposte delle passerelle lunghe diversi metri lungo il Lario.
Si prospetta un duro lavoro anche per la guardia ittica, considerando che sono molti gli "abusivi" che insidiano gli agoni in frega, specie da zone non accessibili al pubblico.
Gran parte degli agoni finiranno, dopo una lunga preparazione, in recipienti chiamati "tolle", disposti a raggiera  con l'aggiunta di foglie d'alloro e si riveleranno vere prelibatezze culinarie.