Aperta ai visitatori la mostra "Luigi Veronelli - camminare la terra", dedicata al  grande giornalista padre dell'enogastronomia di cui lo scorso 29 novembre è ricorso il decennale della scomparsa. Il Comitato decennale Luigi Veronelli ha allestito, alla Triennale di Milano, la mostra in suo onore che ci permette di entrare nel vivo nel pensiero, nella vita e nell'impegno civile di questo grande uomo che in 50 anni di lavoro ci ha lasciato un patrimonio culturale inestimabile.

NON SOLO VINO

La trasposizione della sua grande cantina rappresenta il vero centro simbolico della mostra, ma l'esposizione non è enocentrica, piuttosto si considera il vino come un punto di partenza, un trampolino di lancio per conoscere a pieno la complessa personalità di Luigi, detto Gino, Veronelli. La mostra rappresenta un viaggio: dal suo rapporto con la cultura del cibo e i prodotti della terra, alla sua attenzione per gli strumenti della tavola con il fine di svelare l'uomo, il giornalista, il filosofo, l'editore che erano in lui. L'esposizione si compone di otto sezioni, da "Editoria e giornalismo" a "L'ultima grande battaglia: l'olio", che si impegnano a riassumere al pubblico le principali tappe della vita di Veronelli. La mostra, inaugurata, la scorsa settimana, sarà aperta al pubblico gratuitamente fino a domenica 22 febbraio. Dopo Milano l’esposizione verrà portata Bergamo, città in cui Veronelli ha deciso di mettere radici, nel complesso del Monastero di Astino.