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SI ASSEGNANO LE BANDIERE DELLA "CAROVANA DELLE ALPI 2015"

06 Agosto 2015 / 11:03
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Scritto da Redazione Orobie
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SI ASSEGNANO LE BANDIERE DELLA "CAROVANA DELLE ALPI 2015"

06 Agosto 2015/ 11:03
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Scritto da Redazione Orobie

C'è un patrimonio inestimabile sulle montagne: ci sono paesaggi meravigliosi, culture antiche, beni storici e architettonici diffusi; ci sono imprese moderne e sostenibili, capaci di muovere l'economia valorizzando le opportunità e le conoscenze territoriali più virtuose. Ci sono realtà virtuose e lungimiranti che vivono la montagna senza sfruttarla e, anzi, valorizzandone aspetti e caratteristiche peculiari. E poi ci sono "i pirati", quelli che con le loro scelte minacciano questo inestimabile e irripetibile patrimonio.

Il connubio tra uomo e natura è argomento fragile che va trattato con le giuste precauzioni: tanto è difficile, infatti, creare rimanendo in sintonia con l’ambiente, quanto è facile precipitare nel dirupo dell’inquinamento territoriale.

Legambiente ogni anno, con la sua “Carovana delle Alpi”, cerca di tenere il polso della situazione per quel che concerne gli ambienti alpini e, assegnando la bandiere verde alle attività virtuose e la bandiera nera a chi invece è meno sensibile al problema, giudica proprio gli interventi dell’uomo sul territorio.

In Lombardia la situazione presenta luci e ombre. L’unica bandiera verde assegnata spetta al polo culturale Mercatorum e Priula“Vie di Migranti, Artisti, dei Tasso e di Arlecchino”- in Valle Brembana,  mentre sono ben tre le bandiere nere. Bossico, Rovetta e Valvestino non hanno “superato” il test di Legambiente mettendo in campo scelte molto impattanti, aumentando il consumo del suolo e incidendo pesantemente sulla qualità ambientale e sociale della vita in montagna.

Mercatorum Priula si potrà fregiare del verde della sua bandiera grazie al percorso sovracomunale di tutela delle specificità territoriale con la capacità di proiettare queste peculiarità locali in un orizzonte europeo. Le bandiere nere di Bossico e Rovetta, al contrario, vengono messe dietro la lavagna per non aver contrastato in nessun modo il transito abusivo e invasivo dei mezzi motorizzati sui sentieri e le strade agro-silvo-pastorali ed avere autorizzato manifestazioni motoristiche che hanno interessato prati e boschi.