PARTI CON OROBIE ALLA RICERCA "DELL'AUTUNNO PERDUTO"
Le stagioni non sono più quelle di una volta. Un luogo comune banale? Non proprio. Anche l'autunno rischia di perdere le sue caratteristiche. Come il nostro direttore Pino Capellini spiega nell'editoriale del numero di novembre di Orobie - in edicola dal 30 ottobre - «È sempre più difficile fotografare l’autunno. Una stagione quasi persa per chi va alla ricerca dei suggestivi colori dei boschi». Colpa del riscaldamento globale che mantiene alte le temperature fino ad autunno inoltrato. Le foglie sbiadiscono, senza virare agli splendidi giallo, arancione o rosso. E poi cadono alla prima gelata.
Se gli appassionati di Foliage hanno colto a occhio nudo questo cambiamento, la comunità scientifica da tempo si confronta con preoccupazione riguardo alle conseguenze sul ciclo di vita degli animali e del mondo vegetale. Ne ha parlato nei giorni scorsi anche il quotidiano La Stampa: secondo alcuni studiosi «la serie di autunni più caldi tende a ridurre la concentrazione di zuccheri nelle foglie e, di conseguenza, l’intensità dei colori». Oltre
alle conseguenze per così dire "estetiche", ci sono pericolosi mutamenti di abitudini degli animali, ad esempio nelle migrazioni.
Il fenomeno risulta già particolarmente visibile nel nord-est degli Stati Uniti, dove il Foliage rappresenta un'attrazione per migliaia di turisti: i colori risultano più spenti e potrebbero svanire quasi completamente già nei prossimi decenni.
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