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MONTE GRONA, NEL CUORE DELL'INVERNO

24 Dicembre 2015 / 10:30
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2841
Scritto da Redazione Orobie
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MONTE GRONA, NEL CUORE DELL'INVERNO

24 Dicembre 2015/ 10:30
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Scritto da Redazione Orobie

Non è facile trovare un manto abbondante su questa rocciosa vetta che tocca i1.736 metri. In questo periodo poi, una bella nevicata, sembra un sogno. Serve un po’ di fortuna per poter vivere il monte Grona con le ciaspole, ma quando la neve riesce a contende lo spazio alla roccia, l’esperienza diventa indimenticabile.

Innanzitutto per i panorami eccezionali: il monte Grona, senza considerare le innumerevoli vedute dai suoi fianchi, offre ben due belvedere: la cima vera e propria, con la croce, e una non trascurabile anticima, che si eleva a oriente della sommità principale e regala quindi una vista più completa sul lago di Como.

E poi per i suoi torrioni, che lo rendono selvaggoa e .... Ce lo raccontano – nel numero di gennaio di Orobie- Carlo Caccia e Mauro Lanfranchi che, per salirla, hanno scelto la stagione più estrema. Da Bellagio il Grona si presenta nel suo insieme con la vetta che tocca quota1.736 metri, per un dislivello dal lago di oltre un chilometro e mezzo.

La salita al monte Grona comincia ai Monti di Breglia o più in basso, a Breglia, in caso di forte innevamento. La camminata può essere più o meno impegnativa a seconda delle condizioni e della presenza o meno della traccia. Si arriva al rifugio Menaggio e da lì, prendendo per la Sella di Sant'Amate, si prosegue fino alla Forcoletta da cui si devia a sinistra per la vetta. Chi ha meno voglia di scarpinare può fermarsi al rifugio, una meta già gratificante. Per chi sale ancora il premio è un panorama che spazia dalle Alpi centrali ai laghi; dal Monte Rosa al Cervino e ai quattromila del Vallese.