Trecento scatoloni di abiti destinati al Nepal ancora bloccati in Italia.  Aiuti pronti da mesi, che non sono arrivati a persone che ne hanno disperatamente bisogno, dopo il terremoto che ha messo in ginocchio il Paese.

15 quintali di indumenti sono fermi ormai da quasi un anno a Piateda . Ma ancor peggio: tonnellate di materiale proveniente da tutto il mondo, sono bloccatate all'aeroporto di Kathmandu. Burocrazia, costi imprevisti, corruttela, stanno vanificando gli sforzi delle migliaia di persone che negli ultimo dieci mesi hanno organizzato iniziative di soldiarietà nei confronti del Nepal.

La situazione paradossale è emersa in occasione della serata conclusiva del progetto Piateda for Nepal. Ora l'elicotterista Maurizio Folini, sta cercando di arginare i blocchi attraverso la Onlus che ha costituito con amici nepalesi. Lo stesso Folini, attraverso la vendita del suo calendario, ha raccolto 65mila euro per la costruzione di una scuola e di un ambulatorio. Ma la soluzione non arriverà in tempi brevi. A causa dell'embargo imposto dall'India, in Nepal il carburante si trova solo sul mercato nero a prezzi esorbitanti. Difficile trasportare le merci nei diversi villaggi.

Il tentativo è ora di far importare alla Onlus piccole quantità di indumenti per volta e distribuirli direttamente nelle zone dove l'associazione sta già operando attraverso persone di fiducia.