Per Nives Meroi e Romano Benet è il momento di riposare al campo base del Makalu e festeggiare la vetta raggiunta.

E' il secondo ottomila - dopo il Kangchenjunga - conquistato dalla coppia dopo la guarigione di Romano, che nel 2009 era stato colpito da una grave aplasia midollare.

E dal campo base arriva il ringraziamento di Ines allo sconosciuto "gemello genetico" del marito, grazie al quale è stato possibile il secondo e risolutivo trapianto del midollo. 

A riportare gli ultimi aggiornamenti sulla spedizione è Leila Meroi, sorella dell'alpinista di origini bergamasche che ha scritto: "Scesi direttamente dal C4 dove hanno passato la notte. Al ritorno sono stati un po’ rallentati da qualche valanga, in particolare fra il C4 e il C3, generata in queste ore dal forte vento. Romano sottolinea il grande freddo patito di questi giorni, che fortunatamente non ha lasciato conseguenze sul fisico." Poi il pensiero rivolto al donatore, grazie al quale hanno hanno potuto rivivere l’emozione degli ottomila metri. 

Doverosa la sottolineatura sull' "importanza di regalare a uno sconosciuto la possibilità di vivere…e di offrire ad altri semplicemente la speranza." E l'invito a tipizzarsi per divenire donatori.

"Più siamo, più possiamo fare!".