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L'ARCHIVIO BONATTI AL MUSEO DELLA MONTAGNA DI TORINO

05 Ottobre 2016 / 14:30
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981
Scritto da Redazione Orobie
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L'ARCHIVIO BONATTI AL MUSEO DELLA MONTAGNA DI TORINO

05 Ottobre 2016/ 14:30
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Scritto da Redazione Orobie

L'archivio di Walter Bonatti al Club alpino italiano. Un lascito di enorme valore storico composto da 70.000 diapositive e 7000 foto, databili dalla fine degli anni '40 agli anni '80 del secolo scorso; attrezzature e abbigliamento alpinistici utilizzate da Bonatti negli anni '50 e '60 (dalla famosa solitaria sul Petit Dru alla via nuova sulla parete Nord del Cervino). E poi dattiloscritti, appunti, relazioni tecniche, testi per conferenze, libri, pellicole e
registrazioni audio e video, ritagli di giornali raccolti in sessant’anni.

L'archivio, che fino a oggi era diviso tra Valtellina, Milano e la provincia di Macerata, è stato donato al Cai dagli eredi Francesco e Stefano Vicario e troverà posto al Museo della Montagna di Torino.
Una decisione che ha sorpreso visto che il grande alpinista lottò per oltre 50 anni contro il Club alpino per chiedere la verità sul suo ruolo nella prima scalata del K2, nel 1954. E polemiche ci sono state già prima dell'annuncio
ufficiale. Era di molti il sogno di conservare l'archivio in Valtellina - dove Walter Bonatti ha a lungo vissuto con Rossana Podestà - nella nascente Casa della Montagna di Masegro.

Il Cai si impegna ora a farsi carico del riordino e della valorizzazione delle importanti collezioni. Gli esperti del Museo della Montagna si metteranno subito al lavoro. Per gran parte del periodo di riordino (costo stimato circa 300
mila euro), non sarà possibile la consultazione dei documenti, che verranno poi messi a disposizione degli studiosi e del pubblico, una volta ultimata la completa sistemazione archivistica.


Con la speranza di vedere nascere un museo interamente dedicato a Bonatti.