Varese rivive la tradizione della festa di Sant’Antonio abate. Diversi i momenti in programma, che culmineranno la sera di lunedì 16 gennaio, vigilia della ricorrenza, nel grande falò in piazza della Motta. Un rito che si ripete ogni anno e che è legato a un’altra tradizione locale: a seconda della direzione presa dalle fiamme, viene “letto” quello che sarà l’andamento dell’anno.

Gli organizzatori della sagra, l’associazione “I Monelli della Motta”, hanno previsto alle 10,30 la celebrazione della Messa con la benedizione delle candele, alle 21 il corteo con le autorità cittadine: quindi il falò, sul quale bruceranno anche i bigliettini portati dalla gente. Lì vengono espressi auspici e desideri. Presteranno servizio anche i vigili del fuoco, gli alpini e molti volontari. Attorno alla piazza, le bancarelle e gli stand con i prodotti gastronomici e con i dolci. La festa proseguirà anche martedì 17 gennaio, ricorrenza di Sant’Antonio abate. Alle 11 celebrazione della Messa nella chiesa della Motta, seguita sul sagrato dalla benedizione degli animali e dei pani. Ci sarà anche il lancio dei palloncini da parte dei bambini.

Questa tradizione affonda le sue radici nella storia di Varese: ci sono documenti che ne parlano già nel 1619. Un appuntamento a cui ogni anno prendono parte migliaia di persone.