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«Presolana 2.846» a febbraio a Costa Volpino

12 Gennaio 2018 / 19:00
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Scritto da Redazione Orobie
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«Presolana 2.846» a febbraio a Costa Volpino

12 Gennaio 2018/ 19:00
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Scritto da Redazione Orobie

Dal 10 al 18 febbraio la mostra fotografica dedicata all’Abbraccio alla «Regina delle Orobie» entrato nel Guinness World Records. L’iniziativa del Comune nell’ambito dell’inaugurazione del nuovo auditorium alle scuole.

Dopo Bergamo e dopo Cerete, la mostra fotografica «Presolana 2.846», dedicata dalla rivista Orobie allo storico Abbraccio alla «Regina delle Orobie» del 9 luglio scorso, entrato nel Guinness World Records, si sposta nell’alto Sebino. Dal 10 al 18 febbraio, infatti, sarà allestita all’Istituto comprensivo «Fratelli d’Italia», in via Nazionale a Costa Volpino (Bergamo), su iniziativa dell’Amministrazione comunale e di Orobie.

Il sindaco di Costa Volpino Mauro Bonomelli all'Abbraccio (foto Dimitri Salvi)

La decisione di ospitare la mostra a Costa Volpino è stata presa dalla Giunta guidata dal sindaco Mauro Bonomelli nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune per l’inaugurazione dell’auditorium alle nuove scuole del paese. Il taglio del nastro avverrà proprio sabato 10 febbraio e da quella data anche nell’alto Sebino si potrà visitare «Presolana 2.846», a ingresso libero.

Dopo il successo della mostra sul Sentierone a Bergamo dal 23 ottobre al 2 novembre scorso, i pannelli sono poi stati spostati in Valle Borlezza, a Cerete (uno dei Comuni dell’Unione Presolana), dal 21 dicembre fino a questi giorni, per la precisione a Cerete Basso, tra il monumento ai Caduti e la chiesa parrocchiale di San Vincenzo martire. Ora «Presolana 2.846» si sposta a Costa Volpino e sarà una ulteriore occasione per rivedere le bellissime immagini dell’impresa bergamasca entrata nel Guinness World Records per il maggior numero di persone legate a una cordata, appunto 2.846. «The most people connected by rope», la categoria ufficiale del primato. Ma quel 9 luglio sui sentieri della «Regina delle Orobie» c’erano molte più persone, come i 380 capicordata e i 120 volontari del soccorso alpino e sanitario, oltre a tanti altri che hanno partecipato alla festa. In migliaia hanno seguito l’impresa collegati via internet da casa.

La rivista Orobie era lungo tutti e venti i chilometri del grande abbraccio, dalla Malga Cassinelli al passo di Olone, dallo Scagnello al Sentiero della Porta. Tantissimi gli scatti realizzati dai fotografi e alcune delle loro immagini migliori sono state selezionate per questa mostra. Un omaggio non soltanto alla Presolana e alle Orobie, ma a tutte le montagne. Un team di fotografi messo in campo con un notevole sforzo (così come per le altre testate bergamasche del Gruppo Sesaab, in primis L’Eco di Bergamo) per coprire questo grande evento. Con i giornalisti, collaboratori e fotografi che hanno assicurato la copertura dell’Abbraccio con gli aggiornamenti in tempo reale, le dirette e le cronache. Proprio i fotografi di Orobie hanno presidiato la cordata dalla baita Cassinelli alla Cappella Savina, dal rifugio Rino Olmo al passo Scagnello, dal rifugio Luigi Albani al Sentiero della Porta. Orobie era anche sull’elicottero che ha sorvolato la Presolana con la giudice dei Guinness Lucia Senigagliesi per constatare e documentare l’effettiva realizzazione del primato.

Guarda il docufilm ufficiale sul sito di Orobie.

La squadra dei fotografi era composta da Alessandro Bassan, Marco Caccia, Emilio Ferri, Marin Forcella, Emanuele Musitelli, Paolo Ortelli, Alex Persico, Davide Ripamonti, Michele Rossetti, Pio Rota, Dimitri Salvi, Massimo Sonzogni e Matteo Zanga. In particolare, Davide Ripamonti ha seguito la cordata alla malga Cassinelli, insieme a Dimitri Salvi. Quest’ultimo però era già salito in quota il sabato precedente, documentando i preparativi nei rifugi e trascorrendo la notte in tenda al rifugio Rino Olmo. Lì in serata era stato raggiunto anche da Alessandro Bassan e Marin Forcella, che hanno poi documentato l’Abbraccio del giorno successivo in quella zona.

È salito da Oltressenda Alta invece il fotografo Alex Persico, che ha effettuato i suoi scatti tra le baite di Pagherola e il passo Scagnello. Nella zona del rifugio Luigi Albani si era posizionato Emanuele Musitelli, mentre nella parte più tecnica della cordata, vale a dire il sentiero e il passo della Porta, è entrato in azione il fotografo Paolo Ortelli, affiancato da Massimo Sonzogni. Marco Caccia, Michele Rossetti e Pio Rota si sono concentrati per i loro scatti fotografici alla base della parete orientale della Presolana, passo di Pozzera e passo Olone. Sopra tutti loro, nel momento clou della manifestazione, è passato l’elicottero con a bordo la giudice Lucia Senigagliesi, il presidente della Provincia Matteo Rossi, il responsabile del settore promozione del territorio Giuseppe Venuti e il fotografo di Orobie Matteo Zanga, che ha effettuato sia le riprese video dell’intero periplo sia gli scatti fotografici, alcuni dei quali sono stati scelti anche per la mostra “Presolana – 2.846”.

L’allestimento, curato da Orobie e da Moma comunicazione, è stato possibile grazie alla collaborazione della società Uniacque Spa come main sponsor e il sostegno di Oriocenter, Credito Bergamasco-Banco Bpm e Italcementi. Il progetto della cordata è stato ideato e coordinato dal Club alpino italiano di Bergamo, dalla Provincia di Bergamo, dalla sezione degli alpini di Bergamo e dal Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico.

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