Domenica 25 febbraio in prima assoluta, a Carenno (Lecco) la proiezione del film di Angelo Gandolfi e Sergio Vaccaro "Un sentiero per tutti". Appuntamento alle 17 al cineteatro parrocchiale.

Un film che racconta molto di più delle sole delizie dell’ambiente naturale, degli sguardi che abbracciano le maestose montagne e la pianura che si stende a perdita d’occhio. Non è soltanto un film, ma una straordinaria dimostrazione pratica di come la montagna e «l’andare in montagna» siano un qualche cosa che va ben oltre barriere e pregiudizi. Stiamo parlando di «Un sentiero per tutti», il film di Angelo Gandolfi e Sergio Vaccaro che verrà presentato in prima assoluta dalle associazioni «Lo Specchio» e «UP per», insieme alla sezione di Bergamo del Club alpino italiano. L’appuntamento è per domenica 25 febbraio alle 17 al cineteatro parrocchiale di Carenno (Lecco).

La proiezione di «Un sentiero per tutti» è promossa dal Comune di Carenno e dalla Comunità montana Lario orientale e Valle San Martino, in collaborazione con Ca’ Martì-Il museo e la Valle dei muratori, Pro loco, Circolo Arci e parrocchia di Santa Maria Immacolata a Carenno. L’ingresso è gratuito.

Sentiero senza barriere

Il sentiero di media montagna del Pertüs è stato realizzato per accogliere tutti, dal camminatore esperto a chi si sposta sulle ruote, intendendo il disabile o il bambino nel passeggino. Anche i non vedenti lo possono avvertire con un percorso agevole e immerso in bellezze alla portata di tutti. Ecco, il film di Angelo Gandolfi e Sergio Vaccaro racconta proprio di queste delizie che anche il sentiero del Pertüs propone. Bellezze non soltanto ambientali, perché percorrendolo si incontrano le antiche sapienze storiche e culturali delle nostre valli non ancora cancellate dal tempo. I silenzi sono increspati soltanto dal vento e dal richiamo degli uccelli, ma anche dalle storie di alcuni incontri straordinari che la cinepresa ha registrato con dichiarato amore. Come Orobie, abbiamo avuto il piacere di incontrare una delegazione dei frequentatori abituali di questo «Sentiero per tutti» durante il nostro Viaggio del luglio scorso lungo la Dol, la Dorsale orobica lecchese. Un momento speciale, perché è straordinaria ogni manifestazione di dedizione agli altri e di determinazione contro ogni barriera e ogni pregiudizio.

Abbiamo avuto anche il privilegio, in un’anteprima riservata, di vedere il film, di apprezzarne il lavoro e di emozionarci di fronte all’impegno di associazioni come «Lo Specchio», «UP per» e lo stesso Cai nel loro sforzo non soltanto di rendere la montagna accessibile a tutti, ma una società più accogliente e attenta a ogni persona. Semplicemente pronti a sostenersi l’un l’altro, senza fare pesare diversità o limiti. Ed è per questo che «Un sentiero per tutti» è molto di più di un film: esserci per vederlo e per applaudire chi lo ha realizzato (senza recitare, ma proponendo semplicemente se stesso) è a nostro giudizio doveroso. Sarà una testimonianza concreta, che ciascuno di noi dovrà cercare di fare propria per guardare alla vita con una forza che non è fatta per nulla di muscoli, ma di ben altro.

PaCo.