Successo per la giornata organizzata dalla sezione Cai di Clusone (Bergamo) che ha proposto escursioni di vario genere sulla regina delle Orobie. Compresa la salita del sentiero attrezzato della Porta.

Giornata per tutti in Presolana, domenica 17 giugno, su iniziativa della sezione Rino Olmo del Cai di Clusone (Bergamo). Per tutti nel senso che le proposte messe in programma hanno cercato di soddisfare le esigenze davvero di ogni gusto: la «Presolana alpinistica», con la salita da Colere attraverso il sentiero attrezzato della Porta; la «Presolana con gusto», vale a dire il giro tra i rifugi del versante sud; l’Alp Ragazzi-alpinismo giovanile, con la salita al pizzo Corzene; la passeggiata escursionistico-ambientale dal passo della Presolana-Salto degli sposi e monte Culter, per la visione delle stupende infiorescenze e paesaggi. Per tutti, nel pomeriggio, il ritrovo al rifugio «Carlo Medici» alla malga Cassinelli.

È stata una bella giornata lungo le pendici della «regina delle Orobie», vivendo questa montagna nelle sue anime più diverse, ma comunque all’insegna dello stare insieme all’aria aperta. 

Impegnativa ma anche molto suggestiva è stata la traversata alpinistica da Colere al passo della Presolana, attraverso appunto il sentiero attrezzato del passo della Porta. Alla gita alpinistica dell'evento del Cai di Clusone ha partecipato anche il presidente Claudio Ranza, che ha documentato la giornata con le fotografie di questa pagina e con questo video.

Ha commentato scherzosamente il presidente del Cai di Clusone Claudio Ranza: «Devo ammettere che è stata davvero dura lasciare il rifugio Albani alla volta della ferrata della Porta. Complice uno squisito, delizioso e abbondante aperitivo-pranzo servito con simpatica allegria dai rifugisti Sandra e Chicco». 

Ma anche per gli altri gruppi di «Presolana per tutti» il bilancio della giornata è più che positivo, nonostante l’acquazzone pomeridiano che ha rinfrescato il rientro di molti partecipanti. «Ringrazio tutti per la squisita compagnia – conclude il presidente Ranza – e un grazie particolare va ai capigita. Mi piace rivolgere anche un enorme in bocca al lupo al piccolo, ma grande, Enrico, la mascotte del gruppo che ha compiuto la traversata alpinistica».