Particelle di plastica sono state rinvenute anche sul Ghiacciaio dei Forni. La scoperta grazie a un'indagine dell'Università degli Studi di Milano e di Milano-Bicocca.

I campioni sono stati raccolti  sul Ghiacciaio dei Forni la scorsa estate da un gruppo di ricercatori dell'Università degli Studi di Milano e di Milano-Bicocca; e i risultati delle analisi sono stati presentati recentemente alla conferenza internazionale dell'European Geosciences Union che si è tenuta a Vienna.

E' stata riscontrata una quantità di 75 particelle di poliestere, poliammide, polietilene e polipropilene per ogni chilo di sedimento. "Estrapolando questi dati, pur con le dovute cautele, - hanno spiegato i ricercatori - abbiamo stimato che la lingua del Ghiacciaio dei Forni, potrebbe contenere da 131 a 162 milioni di particelle di plastica. L'origine potrebbe essere sia locale, data ad esempio dal rilascio e/o dall'usura di abbigliamento e attrezzatura degli alpinisti ed escursionisti che frequentano il ghiacciaio, sia diffusa, con particelle trasportate da masse d'aria, in questo caso di difficile localizzazione."

"La contaminazione di microplastiche è ormai diffusa e documentata in molte regioni della Terra ed è ritenuta essere una tra le più impattanti sull'attività umana", sottolineano dalle Università milanesi. Questa è la prima ricerca condotta in alta montagna e ora ulteriori studi  "investigheranno gli aspetti biologici legati alla loro presenza sui ghiacciai. Verranno infatti indagati i processi microbiologici di degradazione della plastica e il potenziale bioaccumulo delle particelle nella catena trofica. Verrà inoltre studiato l’assorbimento di altri contaminanti."