E’ il regno dei risotti (ce ne sono un’infinità nella carta) ma non solo. Ma sorprende anche la colorata e fantasiosa presentazione dei saporiti piatti. Il pesce è lavorato come si conviene. E lo staff mostra, in più, una competente attenzione per la triade formaggi, vini e birre.

Tutto questo è offerto al cliente in una sede (una cascina ristrutturata) sulle colline di Petosino di Sorisole che, pur essendo ad un tiro di schioppo dalla trafficata strada ex statale della Val Brembana, è sorprendentemente immersa in un silenzioso verde, all’ombra di tigli secolari, dove si può mangiare tanto in una veranda luminosa di luce quanto nel dehors, abbellito dai fiori del rigoglioso giardino.

Un piccolo eden della gastronomia bergamasca, dunque, l’Opera Restaurant di Nicola Locatelli che è affiancato, nella gestione del locale, dalla moglie Simona (sommelier ed esperta di piccole “maison” da affiancare alle grandi e prestigiose case) e dal fratello Lorenzo (nella foto, da sinistra, Nicola, Simona e Lorenzo).

Il menù è invitante e colpisce – come detto – la sfilza (una ventina) di “risottini”: oltre al pluripremiato risottino mantecato con zucca provolone Valpadana dop e polvere di liquirizia, spicca anche quello mantecato con polvere di pomodoro, terra di olive e composta di pesci a vapore. Ma attirano anche i risotti di funghi o con fiori di zucchina, o al basilico o con i piselli o persino con olio, aglio e peperoncino, per citarne alcuni. Il riso è della varietà Carnaroli, coltivato in collaborazione con “Gli Aironi” a Lignana (Vercelli), mantenendo intatta la sua gemma.

Oltre al riso, il pesce è una specialità dell’Opera Restaurant, dal crudo al polpo, dai gamberi rosa al fritto, dall’ombrina ai grigliati di mare. C’è anche un plateau royal (per 2 persone) di pesci crudi e grigliati. Per gli amanti della carne, invece, il battuto, la tagliata di fassone e le costolette di vitello sono le proposte. Merita un assaggio anche la crostata salata di pomodori, capperi, olive, stracciatella di burrata e gelato di pomodoro.

Quanto ai vini, la ricerca di prodotti nuovi premia ed è particolarmente apprezzata dalla clientela. Come, per fare un esempio, un interessante Brut metodo classico della zona dell’Etna che non sfigura affatto accanto ai grandi nomi delle bollicine italiche (dalla Franciacorta al Trentino) e agli Champagne, che ovviamente non mancano nella carta dei vini. Dulcis in fundo, molto validi anche i dessert e non solo per le stupefacenti presentazioni.

Ed ecco il secondo locale: Opera Lab ad Almè

Va aggiunto che recentemente i fratelli Locatelli hanno fatto il bis, aprendo un secondo locale - Opera Lab - ad Almè, lungo la ex statale della Val Brembana, non lontano dal ristorante di Petosino. Si tratta di un “laboratorio”, bistrot e caffè insieme, aperto tutti i giorni (eccetto il lunedì pomeriggio) e per tutto il giorno. Vi si può fare colazione, pranzo, merenda, cena, bere un aperitivo o un cocktail. La curiosità è che i fratelli Locatelli hanno deciso, in un certo senso, di “imbottigliare” le loro migliori ricette all’interno di un vaso in vetro: il piatto proposto è infatti messo sottovuoto in un contenitore di vetro che può essere conservato in frigorifero e al momento del consumo riscaldato nel forno a microonde senza che vengano meno fragranza e gusto. Sono piatti unici piuttosto sostanziosi come gli gnocchetti con ragù di verdure e ricotta di pecora oppure il riso basmati e straccetti di pollo al curry, per fare qualche esempio. Un’ esperienza che va quanto meno provata.