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Nuovo stop. «Nessun rispetto per il mondo dello sci»

15 Febbraio 2021 / 11:55
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Scritto da Redazione Orobie
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Nuovo stop. «Nessun rispetto per il mondo dello sci»

15 Febbraio 2021/ 11:55
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Scritto da Redazione Orobie

Lo stop è arrivato a 13 ore dall'apertura degli impianti, prevista per questa mattina.

La firma del ministro della Salute Roberto Speranza, che ha decretato l'ennesimo stop allo sci , è arrivata poco prima delle 19 di domenica 14 febbraio. 13 ore prima del previsto avvio degli impianti di risalita. Il rinvio al 5 marzo - ma per molti la fine definitiva della stagione - è stato deciso alla luce del parere negativo del Comitato tecnico scientifico.

Delusione e rabbia per gli operatori del settore, per gli abitanti e gli amministratori dei comuni interessati. Dopo tanto tempo erano tornati i turisti negli alberghi e nei giorni scorsi erano stati venduti migliaia di skipass. Per preparare il via le società di gestione degli impianti hanno speso centinaia di migliaia di euro.

Tutti concordi a parlare di beffa e presa in giro, anche perchè il via libera era stato dato soltanto pochi giorni fa e la stessa approvazione del Protocollo di sicurezza da parte del Cts risale al 4 febbraio.

Anche l'associazione Maestri Sci Italiani ha espresso amarezza per il provvedimento. Le scuole di sci si sono attrezzate e organizzate con il massimo rigore... Ricevendo questa ennesima battuta d'arresto non ci sono parole per esprimere sgomento, delusione e preoccupazione del mondo dei maestri di sci». 15.000 famiglie che vivono di questa attività e che sono ferme dal 10 marzo del 2020.

Ora il Governo si impegna a compensare gli operatori del settore con i ristori. Lo hanno ribadito i neo ministri Giancarlo Giorgetti e Massimo Garavaglia«Non è solo questione di cifre: non è detto nemmeno che bastino i 4,5 miliardi richiesti quando la stagione non era ancora compromessa, probabilmente ne serviranno di più, a maggior ragione se ci sono altri stop. Gli indennizzi per la montagna devono avere la priorità assolutaquando si reca un danno, il danno va indennizzato; già subito nel prossimo decreto». 


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