Il 31 maggio si è spento, all’età di 96 anni, Giovanni Ratti, il più anziano dei Ragni di Lecco.

Ha trascorso gran parte della sua vita con il maglione rosso, simbolo del gruppo alpinistico al quale aveva aderito già nell'anno di fondazione, il 1946; e ne ha seguito l'intera storia. 

«Rappresentava nella sua stessa persona lo spirito originario del sodalizio  - ha ricordato Luca Schiera, Presidente dei Ragni di Lecco  - nato ancor più che dall’ambizione di compiere grandi imprese, dal desiderio di condividere con i propri amici più cari la gioia dell’andare in montagna e con loro coltivare sogni e passioni».

«Giovanni Ratti era nato nella frazione di Rancio, dominata dalla Grigne che hanno ispirato tanti  giovani lecchesi che hanno poi segnato la storia dell'alpinismo.

Sulle Grigne Ratti ha aperto nuove vie e molte imprese ha compiuto sulle Alpi centrali, durante la realizzazione delle Guide dei Monti d’Italia del Cai-Tci. E' stato anche a lungo accompagnatore nel settore dell'alpinismo giovanile.

Questo il ricordo dei Ragni di Lecco, affidato alle pagine social del gruppo: «Ciao Giovanni, è stato bello e importante averti con noi per così tanto tempo. Adesso però è arrivato il momento di lasciarti andare dai tuoi vecchi amici. Di sicuro ti staranno aspettando attrezzati di tutto punto per andare a scalare. 

O forse no, forse sono lì con qualche cordaccia di canapa raccattata chissà dove e ai piedi "la cassette dei garofani", quegli scarponacci che van bene solo per gli avvicinamenti e che, una volta sotto alla parete, te li devi cavare per salire "de ungia". Proprio come si faceva allora. Con la stessa povertà nelle tasche e la stessa speranza infinita e irresistibile nel cuore».