"Camminata con la storia" a Brescia
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Due viaggi diversi per lunghezza, ma identici nella sostanza, quella di promuovere il cammino, il turismo lento e la valorizzazione culturale e sostenibile dei territori che si attraversano. Questo è quanto avvenuto a Pavia dove si sono incontrati dopo giorni di marcia due gruppi di camminatori. Quelli impegnati nel “Road to Rome 2021. Start again!” dell’Aevf, l’Associazione europea delle vie Francigene, che ha scelto di celebrare con un viaggio di 3.200 chilometri il suo ventesimo anniversario, e quelli della via Francisca del Lucomagno. Quest'ultima unisce il lago di Costanza al lago di Lugano e da lì arriva a Pavia dopo aver attraversato la Lombardia toccando parchi e siti Unesco.
Le due realtà sono amiche da tempo, così come lo sono i loro rappresentati, Massimo Tedeschi presidente Aevf, Marco Giovannelli e Ferruccio Maruca (rispettivamente autore della guida e segretario del Tavolo Istituzionale) per la via Francisca del Lucomagno. "Abbiamo organizzato apposta la partenza di questo gruppo di pellegrini da Lavena Ponte Tresa (Varese), prima tappa italiana della via Francisca del Lucomagno, per poter incontrare i pellegrini del Road to Rome", ha spiegato Giovannelli. "È un momento che segna la ripartenza dopo un momento difficile. Il turismo lento e il cammino permettono di vivere e gustare i territori, oltre che promuovere il dialogo fra culture europee ed economie locali", ha commentato Tedeschi.
La via Francigena corre dall’Inghilterra, dove ha il suo “km 0” di fronte alla cattedrale di Canterbury, a Roma attraverso molte regioni della Francia e della Svizzera e prosegue il suo itinerario sino a Santa Maria di Leuca, in Puglia, la finibus terrae italiana, grazie al tratto della via Francigena del sud.
La via Francisca del Lucomagno parte invece dalla Germania, più precisamente dal lago di Costanza, per poi superare il Canton Grigioni e il Canton Ticino, con un passaggio anche nel Liechtenstein. Valicando il passo del Lucomagno, a cui deve il nome, entra poi in Italia dal lago Ceresio. Proprio da qui si sono messi in marcia i dieci pellegrini provenienti dal Trentino, dalla Campania e dalla Lombardia.
L'incontro a Pavia rappresenta un momento simbolico che, ancora una volta, sottolinea come questo tipo di esperienze, i cammini, mettano al centro le persone e le culture che rappresentano. Apportano energia vitale, e sostenibile, ai territori che attraversano.
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