"La montagna per tutti", mostra sul Sent...
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In quest'ultimo anno il monte Farno, in valle Seriana, complici le limitazioni legate al Covid, è diventato una vera star nel mondo dell'escursionismo. Non solo la vicinanza alle città, ma anche gli spazi aperti e i bellissimi panorami, ne hanno fatto una meta molto frequentata.
Il distretto delle Cinque Terre della Val Gandino non ha perso tempo e ha realizzato mappe e video per presentare i diversi tracciati presenti nella zona. Si tratta in prevalenza di itinerari facili e accessibili, ma c'è anche la possibilità di prenderla alla larga partendo da Clusone e non da Gandino, incrociando lungo il percorso anche Roccolo Zuccone, con le divertenti sculture di legno (ve lo abbiamo presentato sul numero di ottobre 2020 di Orobie. Dopo però si fa sul serio con una salita con 1.000 metri di dislivello per raggiungere il pizzo Formico.
Tutte le informazioni su www.lecinqueterredellavalgandino.it/sport/i-sentieri-del-farno E a conferma del "successo" di questi luoghi, ecco il video realizzato da un amico della comunità di Orobie, Mauro Tandoi.
Ed è candidata a entrare ben presto nei cuori di molti la nuova via ferrata di Santa Croce a San Pellegrino Terme, in valle Brembana.
La via, che sale alla Corna Maria, è stata diventata realtà grazie all'impegno dei volontari dell’associazione Santa Croce e della Guida alpina Yuri Parimbelli. Si sviluppa lungo una parete verticale di calcare e comprende anche un ponte tibetano. La ferrata è ufficialmente percorribile dall'inizio di gennaio. In futuro ne verrà realizzata anche una seconda sulla vicina Corna Pedezzina.
E nella Bergamasca rinnovato il "Gir del mut", il giro del monte Bastia. In particolare è stato messo in sicurezza il tratto tra la chiesetta di San Mauro e via Gaione a Bruntino, frazione di Villà d'Almé. Diversi gli interventi che hanno riguardato il sentiero e il versante con la realizzazione di muri di contenimento e protezioni.
Anche il monte Bolettone, celebre vetta del Triangolo Lariano, è molto apprezzato dagli escursionisti. Raggiungerlo è ora nuovamente sicuro grazie alla Protezione Civile di Albavilla e Alserio che ha rimosso tronchi e rami caduti lungo il sentiero che parte dall'Alpe del Viceré.
Sta rinascendo anche il sentiero 422 che collega Poira ai laghi di Spluga. L'ultimo intervento di tracciatura era datato 1987 e un gruppo di volontari si è preso l'impegno di ripristinarlo realizzando anche una nuova segnaletica. Nell'impegno, che va avanti dal 2019 e ora è in dirittura d'arrivo, il gruppo è sostenuto dal Cai di Morbegno e dagli enti locali che hanno finanziato l'acquisto di nuovi cartelli. Un itinerario dimenticato, che ora torna a vivere
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