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Nascono i "Cammini d'acqua"

27 Maggio 2022 / 13:00
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Scritto da Redazione Orobie
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Nascono i "Cammini d'acqua"

27 Maggio 2022/ 13:00
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Scritto da Redazione Orobie

Presentato il progetto Cammini d’Acqua, che nasce dalla collaborazione tra Uniacque e Orobie, per la valorizzazione della risorsa idrica bergamasca attraverso la mappatura di due cammini: il Cammino dei Fontanili e il Cammino Borlezza.

Una provincia da scoprire passo dopo passo, anzi goccia a goccia, perché l'acqua è l'elemento protagonista di questi due cammini e di quelli che saranno realizzati prossimamente.

Tra sorgenti, corsi d’acqua, borghi, paesaggi e attraverso un nuovo sistema di itinerari che offre l’opportunità di conoscere il patrimonio naturalistico, storico, culturale del territorio.

Due i nuovi percorsi già mappati e tracciati: il Cammino dei Fontanili lungo la Media pianura bergamasca e il Cammino Borlezza, itinerario che segue il torrente Borlezza dal monte Pora fino al lago d’Iseo. Sarà possibile consultarli attraverso l’app Orobie Active nella sezione "Cammini d’Acqua"; ve li faremo conoscere attraverso il sito e sulla rivista: a luglio troverete un articolo di approfondimento sull’itinerario del Cammino Borlezza, sul numero di settembre sui due percorsi in valle Brembana in fase di ultimazione; e infine, sul numero di novembre, sul percorso ciclopedonale dei Fontanili.

Questi percorsi sono destinati a creare una rete di sentieri tematici, a mettere in relazione operatori locali e a essere integrati con il sistema di mobilità dolce già presente sul territorio bergamasco: il tutto con l’obiettivo di valorizzare il ruolo culturale, storico, naturalistico e antropologico che l’acqua riveste ancora oggi nello sviluppo delle comunità del territorio.

Un esempio virtuoso, dunque, di come attraverso la valorizzazione di una risorsa vitale come l’acqua sia possibile porre la basi di un turismo sostenibile e slow, educando alla riscoperta delle caratteristiche peculiari del territorio.

 La presentazione si è svolta giovedì il 26 maggio nel corso della ConfTalk nello splendido contesto del Monastero del Carmine a Bergamo, il cui progetto di ristrutturazione è sostenuto anche da Uniacque tramite Art Bonus

Clicca qui per vedere il video della presentazione

Presente anche Lara Magoni, Assessore regionale al Turismo, Marketing e Moda. "Si tratta di un’iniziativa importante, che proietta il territorio bergamasco verso le sfide della sostenibilità e del turismo slow. - ha sottolineato - "Cammini d’Acqua" permette di valorizzare un patrimonio immenso sotto l’aspetto naturalistico, ambientale e culturale del territorio. Un progetto reso possibile grazie alla lungimiranza degli attori coinvolti, un’iniziativa che compone la visione di un turismo sempre più sostenibile, capace di promuovere le bellezze naturali e paesaggistiche di un territorio green, dove regna l’equilibrio tra tutela dell’ecosistema, le attività outdoor e gli itinerari enogastronomici. In Lombardia, l’ambiente è considerato un bene prezioso. Basti pensare che l’insieme delle aree protette ricopre più del 25% dell’intero territorio e comprende 24 parchi regionali, 97 parchi di interesse sovracomunale, 3 riserve naturali statali, 67 riserve naturali regionali, 33 monumenti naturali, oltre a una parte del Parco Nazionale dello Stelvio, il più grande d’Europa. Esperienze uniche da vivere, in perfetta sintonia con le best practice legate alla mobilità dolce.

"Abbiamo promosso questa iniziativa - spiega Luca Serughetti, Presidente di Uniacque, l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato per la provincia di Bergamo  - perché pensiamo che la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale siano una sfida da cogliere oggi, in relazione a un futuro che sia davvero più sostenibile in ogni suo aspetto. I Cammini d’Acqua porteranno alla scoperta di percorsi meno noti del territorio bergamasco, e siamo convinti che produrranno un impatto positivo sul tessuto culturale ed economico della nostra provincia. Quello che presentiamo oggi è un primo step di mappatura, cui seguiranno nuovi percorsi in valle Brembana, il Sentiero Clanezzo-Bracca e il Sentiero Carona Laghi e successivamente nell’Isola bergamasca. In un’epoca dove la condivisione gioca un ruolo decisivo, vogliamo fare dello stakeholder engagement un vantaggio competitivo su cui porre la solidità di Uniacque e un beneficio per l’intera comunità".

Dello stesso avviso Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato di Uniacque che commenta: "Ripresa economica e sostenibilità non sono fattori contrapposti, ma complementari. L’acqua è una risorsa da proteggere e allo stesso tempo da valorizzare con azioni sinergiche. Fare impresa in maniera sostenibile per Uniacque significa condividere con il territorio e gli stakeholder il valore prodotto grazie alla propria attività industriale. Un approccio che fa leva sulla sensibilità di anticipare i bisogni delle persone e aumentare il benessere e la fiducia nel territorio".

Partner dell’iniziativa la rivista Orobie "che da oltre trent'anni racconta le bellezze della Lombardia. Con la natura che è sempre protagonista, dalle montagne ai boschi, dai fiumi ai laghi", come spiega Paolo Confalonieri, Direttore di Orobie. "In questo percorso bene si inserisce il progetto dei Cammini d'acqua al fianco di Uniacque Spa, alla scoperta del nostro territorio con gli occhi curiosi dei giornalisti e dei fotografi di Orobie. A passo lento lungo i corsi d'acqua che sono elemento imprescindibile del paesaggio, ma anche motore di sviluppo delle comunità e dei borghi nati e cresciuti grazie a questa presenza unica e preziosa. L'acqua è il filo conduttore e la voce di questa meraviglia che, di mese in mese, narreremo come invito a ripercorrere gli itinerari. Per vivere esperienze ricche e in armonia con la natura, la cultura e la storia. Con i luoghi e con le persone che li vivono".

Presente anche Alberto Conte, esperto di Slow Tourism e Presidente di Movimento Lento: "In seguito allo shock della pandemia moltissime persone si sono avvicinate per la prima volta al mondo del cammino. Si tratta di un pubblico nuovo, senza grande esperienza di questo tipo di pratica, spesso senza un grande allenamento. È importante costruire proposte turistiche adeguate a questo nuovo numerosissimo target di persone".

Al progetto hanno partecipato, tra gli altri, Ruggero Meles, Matteo Zanga, Stefano Poma, Gianfranco Ubbiali, Roberto Giussani e Raffaele Redaelli, autori della rivista.

Il Cammino dei Fontanili 

Pensato sia per ciclisti esperti che per famiglie con bambini, l’itinerario dei Fontanili si sviluppa lungo la Media pianura bergamasca toccando Romano di Lombardia, Covo, Fara Olivana, Bariano, Masano, Pagazzano, Spirano, Urgnano, Cologno al Serio. Percorrere in modalità slow questo itinerario, circa 60 chilometri pianeggianti, permetterà di andare alla scoperta di un ambiente unico e di un paesaggio fortemente caratterizzato da strutture di particolare interesse storico, come la fortezza viscontea e il Palazzo della Ragione di Romano di Lombardia. Ma la vera attrazione del percorso sono i fontanili: opere di scavo, probabilmente di origine romana, atte ad intercettare la falda acquifera sottostante mediante tubi di ferro. Il primo fontanile che si incontra è la fontana Armandi, oasi tra i campi, seguita da quello di Oneta a Sera e dalla Fontana del Carmen. Numerosissimi sono gli altri fontanili, polle e risorgive che si possono incontrare nel verde di questo percorso.

Il Cammino Borlezza 

Diverso il paesaggio che costeggia il torrente Borlezza, il secondo Cammino d’Acqua presentato. L’itinerario segue il torrente dal monte Pora fino al lago d’Iseo, passando da Angolo Terme, Onore, Rovetta, Songavazzo, Cerete, Sovere e Castro. Lungo il corso del Borlezza si incontrano abetaie silenziose, praterie, canyon scavati dall’acqua fino agli acciottolati dei borghi lungo il percorso e i pozzi di Cerete il cui sistema, gestito da Uniacque, alimenta la val Cavallina. Un torrente di particolare interesse anche dal punto di vista culturale e archeologico grazie alla presenza di torbiere e laghi fossili, gli stessi dove è stato rinvenuto il cervo fossile ora esposto al Museo Civico di Scienze Naturali di Bergamo, e geologico, per via della Gola del Tinazzo e la Formazione di Castro




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