Nel giorno dei funerali di Christian Cornago e Riccardo Farina, morti il 25 febbraio sul Grignone, si è registrata un'altra vittima di un incidente in montagna.

Un giovane alpinista è morto l'1 marzo, mentre stava scalando una cascata di ghiaccio in Val d'Avio a Temù. La vittima si chiamava Matteo Gadaldi, aveva 24 anni e viveva a Ponte in Valtellina. Era un alpinista esperto e aveva appena superato le selezioni per diventare guida alpina.

L'incidente è avvenuto alla cascata della Madonnina, a circa 2.200 metri. Matteo Gadaldi è caduto nel vuoto per più di dieci metri, le sicurezze che aveva piantato nel ghiaccio non hanno retto e l’impatto con la parete è stato violentissimo. Il compagno di scalata lo ha subito raggiunto e ha avviato le manovre di rianimazione, ma non c'è stato nulla da fare. La tragedia potrebbe essere stata provocata dal distacco di un blocco di ghiaccio.

Sul posto sono intervenuti il Soccorso Alpino, l’elisoccorso, il Soccorso Alpino Guardia di Finanza.

Matteo era stato un atleta della Polisportiva Albosaggia e, da appassionato di montagna, praticava alpinismo, arrampicata e scialpinismo. Lavorava come boscaiolo e aveva intrapreso il percorso di formazione per diventare guida alpina.