Aree protette tra passato, presente e futuro

Sabato 18 marzo, al centro congressi di Darfo Boario Terme (Brescia) a partire dalle 9, attenzione puntata sulle aree protette lombarde, in particolare per quanto riguarda il Parco nazionale dello Stelvio e il Parco regionale dell’Adamello. Un appuntamento organizzato dal Club alpino italiano che propone una riflessione sulla protezione dell’ambiente naturale e il rapporto con l’uomo, in merito anche al futuro dei due parchi. "Come Cai intendiamo continuare a sensibilizzare i nostri soci e la popolazione sul ruolo delle aree protette per salvaguardare territori con un ecosistema fragile – sottolinea il consigliere centrale Renata Viviani -. E per quanto riguarda lo Stelvio auspico che la tripartizione della governance tra Regione Lombardia e Province autonome di Trento e Bolzano possa avere esiti positivi per la valorizzazione e la salvaguardia del suo territorio". Presente al convegno anche Angelo Schena del Cai di Sondrio e componente del comitato di coordinamento del Parco dello Stelvio e che ha elaborato le linee guida per il piano e il regolamento del Parco. Un documento nel quale è stata riservata particolare attenzione alla tutela e alla gestione del patrimonio faunistico e floristico e alle attività agro-silvo-pastorali, così come a ricerca, formazione e crescita culturale delle nuove generazioni. "L’obiettivo è quello di garantire la configurazione unitaria del Parco nazionale – ha detto -, incentivando il coordinamento e la coesione fra i diversi ambiti territoriali". Ora la Regione e le due Province Autonome dovranno rifarsi a queste linee guida per elaborare piano e regolamento da trasmettere al Ministero per l’approvazione entro i prossimi dodici mesi.

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Redazione